Traffico illecito di rifiuti: arrestate 15 persone, fari puntati su Meleti

Un'organizzazione criminosa tentacolare, che è arrivata a lambire anche il Lodigiano.

Traffico illecito di rifiuti: arrestate 15 persone, fari puntati su Meleti
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Traffico illecito di rifiuti: indagine milanese che ha già portato a 15 arresti, anche il Lodigiano pare coinvolto.

Traffico illecito di rifiuti

Dalle prime ore di oggi, mercoledì 27 febbraio 2019, la Polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, di cui otto in carcere, quattro agli arresti domiciliare e  tre con l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Questi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di attività organizzata per il traffico illecito e gestione non autorizzata di rifiuti e intestazione fittizia di beni.

Le indagini nel Milanese

Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sono partite dal vasto incendio che si è sviluppato nella notte del 14 ottobre 2018 a Milano in Via Chiasserini e hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito allo stoccaggio e al traffico illecito di rifiuti in diverse regioni.

Nel mirino anche Meleti, nel Lodigiano

Un'organizzazione criminosa tentacolare, che è arrivata a lambire anche il Lodigiano. I presunti criminali, infatti, avrebbero continuato la loro opera di stoccaggio anche in una magazzino di Meleti, nel Basso Lodigiano.

I nomi degli arrestati

Si tratta di Aldo Bosina, di 55 anni, di Arona, amministratore della Ipb Italia srl di via Chiasserini, ritenuto promotore ed organizzatore del traffico di rifiuti. È inoltre indagato per calunnia.

Poi il 61enne milanese Giancarlo Galletti e il 59enne Mauro Zonca, sempre di Arona, quest’ultimo amministratore di diritto della stessa società fino all’8 giugno 2018.

Massimo Sanfilippo, di 50 anni, di Lissone, amministratore di fatto della Winsystem Groups srl di Bareggio, società intermediaria nel traffico di rifiuti diretti ai capannoni di via Chiasserini, Verona San Massimo e Meleti (Lodi).

Pietro Ventrone, di 35 anni, di Maddaloni (Caserta) amministratore di fatto della bolognese Waste Solution srl, società intermediaria nel traffico dei rifiuti, nonché della laziale GEA LOG srl.

Valentino Bovini, di 45 anni, di Desio, dipendente della GEA LOG srl come autotrasportatore. Arrestato anche Joskwa Colombo, di 44 anni, di Erba, amministratore di diritto della Winsystem Groups srl, società intermediaria nel traffico di rifiuti.

C’è poi anche G.P., classe 1956, di Lanzada (Sondrio), amministratore di diritto della Ipb Italia, ai domiciliari, così come il suo omologo della Waste solution, V.L., sempre di Maddaloni. Ai domiciliari anche G.D., classe 1970 di Portogruaro, e G.G. classe 1952 di Spresiano (Tv).

Tutto è partito da qui

Domenica 14 ottobre, intorno alle 20.30, in un’area poco abitata tra i quartieri milanesi Bovisa, Bovisasca e Quarto Oggiaro, è scoppiato un incendio. In fiamme la ditta Ipb srl che si occupa di stoccaggio rifiuti e lavorazione inerti, in via Chiasserini. Un’altissima coltre di fumo si è alzata in cielo ed era facilmente visibile da diverse parti di Milano.

Lombardia terra dei fuochi?

I due episodi avevano innescato un acceso dibattito. L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, aveva voluto chiarire il suo pensiero:

La Lombardia non è la terra dei fuochi, ma è anche vero che c’è un tema legato ad episodi che si stanno verificando con una frequenza maggiore e che ci preoccupano, ma dobbiamo ricordare che in Lombardia abbiamo oltre 3000 impianti autorizzati e gli incendi sono meno di 20 all’anno”.

Approfondimenti ulteriori sulla vicenda sono stati effettuati da parte dei colleghi di Settegiorni.it. 

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