L'operazione

Sgominata stamperia di banconote false: giro d'affari di 180mila euro, uno dei coinvolti è residente a Lodi

Il mercato della banda, con sede a Lecce, si estendeva anche oltre i confini coinvolgendo altri paesi come Francia, Spagna e Germania

Sgominata stamperia di banconote false: giro d'affari di 180mila euro, uno dei coinvolti è residente a Lodi
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Un'importante operazione dei Carabinieri della Sezione Criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria ha portato alla scoperta e smantellamento di una sofisticata stamperia clandestina di banconote false, attiva nel territorio di Lecce.

Banconote false, residente a Lodi coinvolto

Tra i coinvolti anche un soggetto residente a Lodi. L'organizzazione criminale produceva e distribuiva soldi contraffatti su scala nazionale e internazionale, coinvolgendo una rete che spaziava dall'Italia all'Europa. L’indagine ha visto il coinvolgimento di diverse forze di polizia, tra cui Europol, e ha portato alla denuncia e all'arresto di quattro individui di Lodi, Lecce, Padova e L'Aquila.

Sgominata stamperia di banconote false: giro d'affari di 180mila euro, uno dei coinvolti è residente a Lodi
L'intervento dei Carabinieri

Le indagini sono iniziate ancora nel 2024 con il monitoraggio costante da parte degli esperti dei canali Telegram utilizzati per la compravendita illecita di valuta falsa. L'analisi delle transazioni, effettuate tramite criptovalute, ha rivelato informazioni cruciali, permettendo di identificare gli autori dell'attività criminale.

L'operazione dei militari

Un elemento interessante emerso dalle indagini è stato l'utilizzo, da parte di uno dei membri dell'organizzazione, di un nickname identificato anche su Tripadvisor dove il criminale aveva rilasciato una recensione. Questo dettaglio ha contribuito a circoscrivere ulteriormente l'indagine e a localizzare la stamperia clandestina, nascosta in un'abitazione privata.

Sgominata stamperia di banconote false: giro d'affari di 180mila euro, uno dei coinvolti è residente a Lodi
L'abitazione privata dove c'era la stamperia

Qui, gli investigatori hanno trovato sofisticate apparecchiature in grado di produrre banconote contraffatte di altissima qualità. L'analisi tecnica effettuata dal National Analysis Centre (N.A.C.) della Banca d’Italia ha confermato la professionalità delle falsificazioni.

Giro d'affari da 180mila euro

Oltre alle banconote, il gruppo stava progettando di entrare anche nel mercato delle monete contraffatte con la realizzazione di un innovativo incisore laser per la produzione di monete da 2 euro. Questa nuova tecnica, mai vista prima nel panorama europeo, avrebbe potuto permettere all'organizzazione di espandere ulteriormente il suo giro d'affari illecito.

Nel corso delle operazioni di perquisizione, sono stati sequestrati oltre 40mila euro in banconote false di vario taglio, tre stampanti utilizzate per la produzione, un incisore laser per le monete e numerosi dispositivi elettronici. Le indagini hanno inoltre rivelato come il mercato parallelo creato dalla banda si estendesse ben oltre i confini italiani.

La valuta falsa veniva distribuita anche in paesi come Francia, Spagna, Germania, Austria e Belgio. Il volume d'affari illecito stimato ha superato i 180mila euro.

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