RIMBORSI

Saltati concerti, partite e voli per il Coronavirus? Ecco come ottenere il rimborso

Codacons metterà a disposizione un modulo per i consumatori.

Saltati concerti, partite e voli per il Coronavirus? Ecco come ottenere il rimborso
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Come riporta PrimaBrescia.it, tutte le spese sostenute dai cittadini per treni, aerei, hotel, e relative a viaggi di piacere, concorsi pubblici, partite di calcio, manifestazioni, feste ed eventi vari possono essere integralmente rimborsate qualora si rinunci alle partenze a causa dell’emergenza Coronavirus. A comunicarlo è stato il Codacons.

Coronavirus: come chiedere rimborsi per treni, aerei, hotel e partite di calcio

“L’esplosione dell’emergenza coronavirus ha provocato il caos per quanto riuguarda viaggi, eventi e manifestazioni di ogni tipo. Non solo chi aveva prenotato viaggi in Cina o in altri Paesi coinvolti; anche chi aveva programmato viaggi e visite in aree diverse dai focolai, e quindi non interessate da provvedimenti limitativi dell’autorità, ma a causa della situazione determinatasi vuole rinunciare alle partenze, può richiedere il rimborso delle spese sostenute”.

Ad affermarlo è il Codacons, che in queste ore sta ricevendo le richieste di aiuto di centinaia di utenti che non possono o non vogliono più intraprendere spostamenti per la paura di possibili contagi e a breve metterà a disposizione dei cittadini sul proprio sito Internet un modulo per chiedere il rimborso delle spese.

Codacons in campo per i cittadini

“Tutti coloro che hanno speso soldi, a qualsiasi titolo, per concorsi pubblici, eventi sportivi e manifestazioni annullate dalle autorità a causa del Coronavirus, hanno diritto al rimborso integrale dei costi sostenuti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Allo stesso modo chi aveva programmato viaggi e visite in aree diverse dai focolai, e quindi non interessate da provvedimenti limitativi dell’autorità, ma a causa della situazione determinatasi vuole rinunciare alle partenze, può richiedere il rimborso delle spese sostenute”.

Le varie società stanno procedendo in ordine sparso: mentre ad esempio Trenitalia riconoscerà il rimborso integrale “ai clienti che hanno acquistato fino al 23 febbraio 2020 un biglietto per viaggi su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionale”, Italo sul proprio sito informa che potranno fruire di un bonus solo “coloro che rinunciano ai viaggi, da realizzarsi entro il 1 marzo p.v. nelle zone interessate dal contagio epidemiologico”.

“Ma la situazione di forza maggiore rappresentata dall’allarme Coronavirus legittima la rinuncia ad usufruire dei servizi acquistati (treni, aerei, hotel, biglietti per eventi e manifestazioni varie, ecc.) e la risoluzione dei contratti stipulati, senza alcuna penale o costo aggiuntivo – aggiunge Rienzi – In tal senso il Codacons scende in campo a tutela degli utenti e ha pubblicato sul proprio sito il modulo attraverso il quale i cittadini possono chiedere il rimborso integrale di quanto speso per treni, aerei, hotel, biglietti vari e altri costi sostenuti”.

L'intervento a favore dei cittadini coinvolti

Il Codacons ha deciso di intervenire in favore dei cittadini coinvolti, ovvero tutti coloro che abbiano prenotato viaggi o abbiano in programma la partecipazione a eventi o manifestazioni ma non volessero prendervi parte a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Per questo, il Codacons ha messo a disposizione degli interessati una diffida per chiedere alla Società interessata il rimborso totale del prezzo corrisposto. Con espressa riserva, in caso di mancato positivo riscontro alla presente, di adire la competente Autorità giudiziaria per la tutela dei propri diritti.

Non solo. L’associazione chiede anche al ministro della Giustizia Bonafede l’immediata sospensione dei termini processuali e sostanziali perentori a tutela dei diritti di chi non può usufruire dei servizi nei vari tribunali italiani di ogni ordine e grado a causa dell’emergenza Coronavirus.

Rimborso per… cause di forza maggiore

“Il fondamento del diritto a chiedere il rimborso sta nelle “cause di forza maggiore” derivanti dal Coronavirus e dall’emergenza in corso – ha fatto sapere l’associazione per la tutela dei consumatori – Il contratto di trasporto/soggiorno/pacchetto di viaggio/evento acquistato dai cittadini non può essere portato a esecuzione a causa dei rischi connessi all’epidemia di Coronavirus che ha colpito tutta la Cina e si sta inevitabilmente diffondendo in tutto il mondo. Il viaggio/evento prenotato è divenuto, difatti, di impossibile realizzazione per “cause di forza maggiore” riconducibili, appunto, all’improvvisa ed imprevedibile epidemia che si sta diffondendo e non ha alcuna rilevanza, allo stato, il luogo di destinazione del viaggio/esecuzione dell’evento. La situazione pertanto risulta inquadrabile nella sopravvenuta impossibilità di ricevere la prestazione per la quale è stato già corrisposto il prezzo o parte del prezzo con conseguente risoluzione del contratto, ai sensi dell’art. 1463 codice civile“.

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