CASO CHIUSO

Rapine e spaccio alla stazione: presa baby gang

La baby gang operava nell'area compresa tra le Colonne di San Lorenzo, la Darsena, i Navigli e la Stazione di Porta Genova.

Rapine e spaccio alla stazione: presa baby gang
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La baby gang operava nell'area compresa tra le Colonne di San Lorenzo, la Darsena, i Navigli e la Stazione di Porta Genova.

Rapine e spaccio alla stazione: presa baby gang

Come riportano i colleghi di GiornaledeiNaviglit.it le rapine accertate sono almeno nove, ma le indagini sono ancora in corso per capire se la banda si è resa protagonista di altri episodi.

Chi sono

Quattro giovanissimi: due appena maggiorenni, che però mettevano a segno i colpi quando ancora non avevano compiuto 18 anni, un altro minorenne, già al carcere Beccaria di Milano e un quarto, anche lui minorenne, che si è reso irreperibile. Tutti di nazionalità egiziana. Le misure di custodia cautelare in carcere sono state disposte dalla Procura dei Minori di Milano ed eseguite questa mattina dalla polizia.

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Le zone in cui operavano

Le nove rapine sono state commesse nel 2019 ai danni di coetanei: il gruppo era composto anche da un quinto elemento, un maggiorenne già espulso nei mesi scorsi dall’Italia. Intense indagini da parte della Sezione Polizia Giudiziaria del Commissariato “Porta Genova”, concluse con gli arresti di oggi. Il gruppetto di rapinatori bazzicava la zona della movida milanese, nell’area compresa tra le Colonne di San Lorenzo, la Darsena, i Navigli e la Stazione di Porta Genova.

Il modus operandi

Le denunce presentate al Commissariato hanno fatto scattare subito gli accertamenti e gli approfondimenti sui colpi messi a segno dai ragazzi e sul modus operandi. I giovani agivano sempre in gruppo, in orario notturno e con modalità fulminea. Per minacciare le vittime, di solito persone che camminavano da sole e molto giovani, usavano coltelli o altre armi. Ognuno aveva un ruolo ben definito per rubare al malcapitato cellulari e soldi. Secondo gli inquirenti, la banda si caratterizzava per un “uso spregiudicato della violenza con inutile accanimento”, che determinava un’alta pericolosità sociale. I giovani alternavano le rapine all'attività di spaccio di droga.

Il profilo dei rapinatori

Stranieri, famiglia nel paese di origine, soli in Italia, senza fissa dimora e occupanti di locali in disuso della stazione di Porta Genova. Tutti spacciatori e dediti all'uso di droghe, hanno sempre rifiutato gli aiuti da parte delle comunità di recupero per minori. Le immagini delle telecamere interne ed esterne alla stazione hanno immortalato tutta la sequenza delle rapine: la banda individuava la vittima, poi la seguiva fin dentro la stazione, mentre due dei componenti cercavano già un’altra vittima da rapinare. I giovani, dopo la serata dedicata allo spaccio e alle rapine, si nascondevano poi dietro la stazione, in macchine abbandonate dove trascorrevano la notte.

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