Fombio

Non vuole sottoporsi al Tso e lancia tre molotov ai carabinieri

Militari salvati dal caso: le bottiglie non prendono fuoco solo perché si staccano gli inneschi, già accesi

Non vuole sottoporsi al Tso e lancia tre molotov ai carabinieri
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Un 59enne da sottoporre a Tso

E’ successo la mattina di giovedì 11 agosto 2022, allorquando tre militari della stazione carabinieri di Codogno intervengono a Fombio per dare ausilio alla polizia locale che insieme al personale sanitario doveva dare corso ad un Tso nei confronti di un 59enne residente in paese.

Barricato in casa: arrivano i vigili del fuoco

L’uomo si era chiuso in casa e non era intenzionato ad aprire l’abitazione al punto che veniva richiesto l’ausilio dei vigili del fuoco di Lodi i quali, intervenuti, aprivano un varco verso l’abitazione staccando le inferriate esterne alla finestra del bagno e quindi consentendo ai carabinieri di accedere.

Il lancio di molotov ai carabinieri

Una volta all’interno dell’abitazione i carabinieri si trovavano davanti l’uomo che, per evitare di essere preso e sottoposto al Tso, lanciava in successione contro i militari due bottiglie contenente liquido infiammabile che si infrangevano a terra senza incendiarsi poiché i rispettivi inneschi, seppur accesi dall’aggressore, si staccavano dalla bottiglia al momento del lancio.

L’uomo riusciva a chiudersi in camera da letto ma veniva bloccato dai carabinieri prima che riuscisse a lanciare una terza bottiglia incendiaria, con l’innesco acceso, che cadeva a terra senza infrangersi. I vigili del fuoco intervenivano poi all’interno dell’abitazione per spegnere piccoli focolai sviluppatisi dal fuoco degli inneschi.

Intercettato e portato all'ospedale psichiatrico

L’uomo una volta immobilizzato veniva trasportato presso l’ospedale psichiatrico di Codogno e sottoposto a trattamento. Solo per la prontezza dei carabinieri nello schivare il lancio delle bottiglie ed il caso fortuito per cui gli inneschi accesi non sono entrati in contatto con il liquido infiammabile riverso a terra, si sono potute evitare conseguenze ben più gravi.

L’uomo è stato segnalato alla Procura di Lodi per la fabbricazione e detenzione di materie esplodenti e resistenza a pubblico ufficiale.

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