Il lato oscuro dei lodigiani: minacce di morte e violenza nascosti dietro al Pc

Dall'augurio di abortire rivolto al sindaco Casanova alla minaccia di una nuova strage di Capaci contro la sinistra lodigiana.

Il lato oscuro dei lodigiani: minacce di morte e violenza nascosti dietro al Pc
Pubblicato:
Aggiornato:

Il lato oscuro dei lodigiani si è rivelato in tutta la sua spaventosa forza nell'ambito della polemica inerente l'affaire prestazioni sociali agevolate.

Il lato oscuro dei lodigiani

Lodi, ormai è del tutto gratuito ribadirlo, si è trovata al centro di una querelle nazionale - con tanto di attenzione televisive - per via della posizione della Giunta Casanova in relazione alla concessione di prestazioni sociali agevolate agli stranieri. Politica nazionale, locale - favorevoli e contrari - opinionisti schierati ma anche associazioni legali: un fenomeno che ha assunto dimensioni bibliche declinandosi - in alcuni casi non troppo isolati - in una feroce guerra ideologica da parte dei cittadini. Grazie ai Social Network, infatti - senza scomodare la tragica e azzeccata profezia di Umberto Eco - il cittadino non si sente più confinato al ruolo di spettatore; ha la percezione di poter dire finalmente la propria, influenzando magari l'opinione di un macro gruppo sociale a lui affine, nonché ricevendo - nel migliore dei casi - una risposta diretta da parte delle istituzioni.

Una violenza per nulla strisciante

E se la lite su Facebook è ormai un fenomeno di costume che non preoccupa più nessuno, esiste una deriva ben più inquietante: le minacce di morte, gli insulti violenti declinati alla sfera personale nonché il linciaggio mediatico anche e soprattutto nei riguardi di coloro che ricoprono una carica politica e si fanno latori dell'ideologia afferente al proprio partito. Ma nella centrifuga dalla frustrazione umana, che sfocia nella "banalità del male", finscono anche i simpatizzanti di questo o dell'altro partito.

Dall'augurio di abortire rivolto alla Casanova alle minacce di stragi a chi supporta gli stranieri

Ci siamo rivolti, dopo aver notato alcune frasi di una violenza inaudita sui social, ai tre attori principali della bufera politica lodigiana, per raccogliere le prove più preoccupanti relative al clima cittadino. Per ciò che concerne la Giunta Casanova, fra gli episodi più incresciosi si annovera senza dubbio quello segnalato dalla consigliera Eleonora Ferri che ha reso pubblico uno screenshot di augurio di aborto rivolto al sindaco Sara Casanova, in dolce attesa.

Abbiamo trovato altri esempi, sempre all'indirizzo della destra lodigiana: 

Non va meglio neppure per l'opposizione cittadina: ci hanno segnalato i peggiori insulti e le minacce più gravi anche i rappresentanti del Coordinamento Uguali Doveri e alcuni esponenti del Centrosinistra che abbiamo interpellato sulla questione, come Simone Piacentini e Valentina Tronconi.

Il caso più eclatante è quello di una persona che ha "promesso" di reiterare la strage di Capaci semmai alcuni esponenti del Centrosinistra, coinvolti nella battaglia politica contro la Giunta Leghista, avessero messo piede in Sicilia.

Il Coordinamento Uguali Doveri ci ha riferito di casi verificati sui social network in cui alcuni cittadini hanno rivolto pesanti ingiurie contro i migranti, accompagnate da esaltazioni al governo Salvini, ma anche minacce sessuali di varia natura. Hanno inoltre aggiunto che, anche dal vivo, si sarebbero verificate situazioni estremamente preoccupanti, ecco lista di eventi segnalati: 

"-Cittadini non comunitari che riferiscono che sui trasporti pubblici viene chiesto di far posto agli italiani, senza neanche spiegare la ragione;
-Persone aggredite verbalmente nei negozi;
-Persone non comunitarie aggredite verbalmente in luoghi pubblici."

Non una questione politica, ma di civiltà

Un fenomeno trasversale, bordate di violenza scaricate pubblicamente su presunti nemici con una rabbia e una ferocia del tutto gratuite. Questa non è una questione politica, tantomeno ideologica, ma soltanto di civiltà. E per coloro che ancora non conoscessero la normativa vigente è bene ricordare che si risponde, anche e soprattutto legalmente, dei contenuti che si pubblicano sui Social Network, con buona pace di chi crede che lo schermo del pc lo ripari dalle proprie responsabilità.

LEGGI ANCHE: Arsenale dell'accoglienza: 15 case rifugio per i più fragili

Di Valeria Panzeri

Seguici sui nostri canali