Indagata una terza complice

Furti e prelievi fraudolenti ai danni di anziani: coppia arrestata in Bulgaria VIDEO

Un pensionato derubato di 3.400 euro dopo 13 prelievi indebiti allo sportello Bancomat.

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Autori di furto con destrezza ai danni di anziani e uso indebito di carte elettroniche di pagamento: arrestata coppia di ladri in Bulgaria.

Arrestata coppia di ladri

I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Cavenago d’Adda (LO), a conclusione di una specifica attività investigativa svolta sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi, hanno consentito alle collaterali autorità bulgare di notificare - con il procedimento del Mandato d’Arresto Europeo - la misura della custodia cautelare in carcere di due soggetti: S.P , nato in Bulgaria nel 1997, senza fissa dimora in Italia e A.V., nata in Bulgaria nel 1980, senza fissa dimora in Italia.

I prelievi fraudolenti

L’attività d’indagine ha avuto origine nel mese di novembre 2019, dopo la commissione di un furto con destrezza ad opera di ignoti ai danni di un anziano di Cavenago d’Adda presso un discount di Lodi. Purtroppo, nel portafogli l’anziano custodiva più tessere elettroniche di pagamento, con indicato anche il relativo PIN segreto, utilizzate dai prevenuti per effettuare 13 prelievi fraudolenti in diversi sportelli bancomat di Lodi e provincia, per un ammontare complessivo di euro 3.400.

La meticolosa attività dei carabinieri di Cavenago d’Adda ha permesso di ricostruire il percorso operato dai rei, rintracciare il mezzo di fuga ed acquisire le immagini degli indebiti prelievi, che non hanno lasciato dubbi sulla loro penale responsabilità.

Gli stessi Carabinieri hanno ricostruito anche un altro episodio, addebitato alla medesima coppia, questa volta esclusivamente di furto con destrezza commesso in un centro commerciale alle porte di Lodi, ai danni di un’altra anziana di Cavenago d’Adda.

Rintracciati in Bulgaria

I due bulgari, a seguito dello scoppio della pandemia, lo scorso mese di marzo sono rientrati nel loro paese di origine, dove le competenti autorità li hanno tratti in arresto, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Lodi, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Lodi, recepita dalla collaterale autorità giudiziaria secondo il ben consolidato procedimento del Mandato d’Arresto Europeo.

Per i fatti di cui sopra, è indagata in stato di libertà una terza complice.

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