ex consorzio agrario

Esselunga, giovedì 17 assemblea con il Coordinamento Lodi Vivibile per un progetto alternativo

Verrà presentato la  proposta di Legambiente alla città e al Sindaco di Lodi.

Esselunga, giovedì 17 assemblea con il Coordinamento Lodi Vivibile per un progetto alternativo
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Il Coordinamento Lodi vivibile non si ferma e fissa un nuovo appuntamento: un'assemblea cittadina aperta il 17 settembre 2020, ore 21, in Piazza Broletto, per presentare la  proposta di Legambiente alla città e al Sindaco di Lodi.

La proposta di Legambiente: il comunicato

Il coordinamento LodiVivibile rende pubblica la proposta che Legambiente (insieme ad una dozzina di altre associazioni, rappresentanze sociali, economiche, professionisti e cittadini) porteranno alla pubblica attenzione affinché vengano considerate dal Sindaco e dal Consiglio Comunali prima di prendere le decisioni finali sulle aree dismesse ex Consorzio e ex ABB. Siamo convinti che non si possa banalizzare queste trasformazioni urbane (oltre 60 mila metri quadrati) in Esselunga sì, Esselunga no, come se il ventiquattresimo supermercato cittadino, il quarto ipermercato (dopo 2 Bennet e il Gigante), possa rappresentare la cifra del risorgere della città. Non ha senso un quartiere solo residenziale (di pregio) al di là della stazione e solo un centro commerciale con 500 parcheggi, ma non per i pendolari, al di qua. Proviamo a pensiamo a quel che serve a Lodi, a chi ci abita e a chi ci abiterà.

23 chiese e 24 supermercati

Pensiamo a progettare nuovi spazi vissuti in tutte le ore, non quartieri dormitorio qua, spianate di parcheggi vuoti la notte là, magazzini e stazione, trafficatissimi alla punta, rischiosi nelle ore deserte.
Abitazioni e non solo commercio: Lodi nei secoli ha costruito 23 chiese. In trent'anni 24 supermercati. Se deve essercene un'altro in pieno centro città, vicino alla stazione, che sia almeno parte di un quartiere. A Milano, sopra l'Esselunga, ci sono abitazioni o uffici (Viale Piave, Via Bergamo o recentemente sotto piazza Gae Aulenti) e i parcheggi sono sotterranei. Chiediamo quindi un nuovo progetto che includa nelle vaste aree anche residenze, non solo di pregio, ma anche in affitto calmierato per giovani coppie, per studenti, anche con spazi e servizi in cohousing, capaci di adattarsi alle mutevoli esigenze delle vite famigliari di oggi (lavoro e studio da casa, assistenza anziani, figli, ecc).
Due quartieri, al di qua e al di là della stazione, meglio collegati tra loro e con la città, con un nuovo sottopasso o una passerella ciclopedonale, studiata dal laboratorio della Facoltà di Architettura di Milano (Giò Gozzi). La stazione deve divenire più accessibile per tutti, specie dopo il Covid: pensate all'affollamento del sottopasso ora che aprono le scuole! La stazione hub di mobilità sostenibile per tutti i lodigiani: facilmente raggiungibile a piedi, in monopattino e in bicicletta (i rondò non aiutano), in autobus anche dalla provincia. La stazione degli autobus deve
essere avvicinata alla stazione e, subito dopo i parcheggi per le auto pendolari, magari coperti e dotati di colonnine di ricarica elettrica. Solo più lontano i parcheggi per il centro commerciale, se proprio si deve. Oltre al parcheggio coperti per 500 biciclette, la sharing mobility (auto elettriche, ebike e monopattini).

Un quartiere a risparmio energetico e fonti rinnovabili

Due primi quartieri ad emissioni zero, non solo classe energetica A. Comunità energetica, come previsto recentemente dalla legge e pubblicamente presentato a Lodi da Legambiente: l'energia verrà in parte dal teleriscaldamento ma anche dalle fonti rinnovabili di quartiere. Abitazioni salubri, senza combustione (gas), a zero emissioni con climatizzazione garantita da sistemi di ventilazione meccanica controllata (ricambio d'aria) e pompe di calore ad alto rendimento. A queste condizioni i costi e le bollette sono molto contenute.
Verde di quartiere, area delimitata sgambatura cani, cura comunità gatti randagi, sia al di qua che al di là della ferrovia.
Crediamo che queste proposte valorizzino a tal punto entrambi le aree da poter ampiamente soddisfare gli investimenti delle attuali proprietà, ma ricordiamo che – se proprio si rendessero necessari ulteriori investimenti pubblici – ad esempio per le scuole (manca più di una palestra ai plessi scolastici del quartiere), per il verde o per l'energia rinnovabile e la mobilità verde, Comune e Provincia di Lodi hanno fondi da spendere fermi da anni (ad esempio 10 milioni convenzioni delle centrali). Oppure è possibile coinvolgere investimenti privati: la Fondazione housing sociale oppure raccolta fondi per accoglienza e dormitorio per senza fissa dimora.

https://www.facebook.com/coordinamentoLodiVivibile/posts/133513988469285

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