Piazza Omegna

Due lavoratori "in nero" al mercato di Lodi: maxi multa a commerciante

Scoperti durante un controllo presso un commerciante al dettaglio di prodotti ortofrutticoli.

Due lavoratori "in nero" al mercato di Lodi: maxi multa a commerciante
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Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi, impegnati in attività di contrasto al fenomeno del sommerso da lavoro e alle connesse manifestazioni di illegalità, hanno appurato la presenza di due lavoratori “in nero” presso una bancarella del mercato settimanale di Piazza Omegna (Lodi).

Il controllo alla bancarella di frutta e verdura

In particolare, militari del Gruppo di Lodi hanno effettuato un controllo presso un commerciante al dettaglio di prodotti ortofrutticoli, trovandovi due lavoratori, uno di nazionalità egiziana e l’altro marocchina, intenti a servire gli avventori.

Due lavoratori "in nero"

A seguito dell’attività ispettiva e, in particolare, dei conseguenti approfondimenti, si è riscontrato che i due lavoratori, risultati sottoposti ad orari e turni sistematici, continuativi e prolungati, erano impiegati completamente “in nero”, ossia in assenza della prescritta comunica-zione telematica al Sistema Informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, in generale, di alcuna preventiva comunicazione circa l’instaurazione dei rispettivi rapporti di lavoro, con la conseguente inosservanza, da parte del datore di lavoro, dei correlati adempimenti fiscali e contributivi.

Maxi multa

Sulla base di queste risultanze, sul conto del titolare della ditta individuale controllata, un soggetto di nazionalità egiziana proveniente dalla provincia di Milano, sono state elevate sanzioni pecuniarie da un minimo di 3.600 ad un massimo di 7.200 euro per ciascuno dei suddetti lavoratori “in nero”.

L’attività di servizio delle Fiamme Gialle lodigiane si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo a contrasto dei fenomeni del “lavoro sommerso” e dello sfruttamento dei lavoratori, nonché a tutela delle aziende che agiscono nella legalità e rischiano di subire la concorrenza sleale di chi cerca illecitamente di essere più competitivo evadendo gli obblighi contributivi e previdenziali.

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