L'INTERVISTA

Dal Lodigiano a Capo Nord: l'impresa di Mikhael e Victor interrotta a "un passo" dalla meta causa Coronavirus

L'avventura a sei "zampe" per una nobile causa.

Dal Lodigiano a Capo Nord: l'impresa di Mikhael e Victor interrotta a "un passo" dalla meta causa Coronavirus
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Mikhael Bellanza ha 25 anni, ama camminare, ama la natura e ama il suo cane weimaraner di 5 anni Victor. Un giorno si sveglia con un'idea: perché non arrivare fino a Capo Nord a piedi per raccogliere fondi per il neuroblastoma? Ci pensa un po', ci ripensa, poi scaccia il pensiero ma ogni volta va a riprenderlo in fondo al cassetto dei desideri. Sì, si può fare.

Zelo Buon persico, dove tutto è iniziato

Mikhael si è laureato a novembre in fisioterapia, prima di partire faceva il volontario della Croce Rossa, dove ha anche lavorato per qualche mese.  “Lottiamo contro il Neuroblastoma” dell’Associazione UNA-Milano ONLUS è il progetto di un suo amico per la ricerca e la cura dei tumori infantili, ed è proprio a questo progetto che Mikhael ha deciso di supportare con il suo cammino, grazie al lancio di una raccolta fondi che dopo quasi 4 mesi di viaggio ha raccolto circa 20.400 euro (la raccolta fondi è aperta fino al 25 aprile 2020 e QUI potete trovare maggiori informazioni).

"L'idea del cammino non so da dove sia arrivata, amo camminare e ho pensato di farlo per una buona causa, così sono partito da Zelo Buon Persico (piccolo paese dell'alto Lodigiano) in direzione Capo Nord (Norvegia), in compagnia del fedele Victor".

Il cammino verso la Norvegia

" Io e Victor avevamo già fatto altri cammini, l'inverno scorso eravamo andati andati a piedi a Parigi e d'estate abbiamo sempre fatto viaggi a piedi in giro per l'Europa. A me piace camminare e correre, mi sono allenato duramente prima di partire sapendo che il viaggio che ci attendeva non era facile. Dopo 102 giorni di cammino passando per la Svizzera, l’Austria, la Germania, la Svezia, ora ci troviamo in Lapponia da quasi un mese, a causa del Coronavirus il nostro viaggio si è dovuto interrompere a meno di 20 giorni dalla meta.

Abbiamo conosciuto tantissime persone e questo è sicuramente uno degli aspetti più belli di questo genere d'avventure: incontrare le persone più stravaganti al mondo, incontri inaspettati, immergersi nelle loro usanze. Per la notte spesso sono stato ospitato, altre volte ho dormito all'aperto. Ho con me una tenda ma non l'ho mai usata. Per quando riguarda Victor non ho mai avuto grossi problemi, fino alla Germania poteva entrare più o meno in qualunque locale pubblico, dalla Svezia in poi invece da nessuna parte, ma abbiamo sempre risolto in maniera alternativa."

Il viaggio fino in Lapponia

"Facevamo circa 30/40 km al giorno percorrendo strade asfaltate, anche perché trasportare il carrellino in cui avevamo tutti i nostri "bagagli" con la neve è davvero difficile. Il carrello pesava circa 110 kg anche se a un certo punto ho cercato di alleggerirlo quanto potevo.

Quando sono partito non avevo progettato tutte le tappe, solo stabilito le grandi città da cui passare: per il resto progettavo giorno per giorno le strade da percorrere. Ora ci siamo dovuti fermare ma non ho intenzione di ripartire da qui: tornerò in Italia e magari in futuro rifarò completamente la strada arrivando davvero fino a Capo Nord. "

L'interruzione del viaggio causa Coronavirus e il ritorno a casa

"In questo momento viviamo in una specie di casetta di legno immersa nel nulla al cui interno ci sta un letto e poco altro, il resto è tutto sistemato nella casa accanto dove vive la signora che mi ospita e dove c'è bagno e cucina. Per ora stiamo aspettando le mascherine per poter tornare in Italia, ma arriveranno alla fine di settimana prossima e a questo punto credo aspetterò di tornare il 04 maggio, sperando che la situazione si sblocchi un minimo.

Una volta rientrato dovrò ovviamente fare due settimane di isolamento, ora stiamo cercando un posto dove andare per quel periodo perché attualmente non ho una casa e non la voglio. Abbiamo già avuto diverse proposte ma non ho ancora deciso e spero che, terminato l'isolamento, ci si possa spostare almeno all'interno della Regione, dove dovrò trovare un lavoro."

E' così che si conclude la nostra conversazione, con tante incertezze sul futuro e la risata di Mikhael, felice della sua avventura, colmo di speranza e di ancora tanti sogni da realizzare.

Alcune foto del viaggio

Ecco alcune foto  dell'impresa, da Zelo a (quasi) Capo Nord, tratte dal profilo facebook.

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Giordana Liliana Monti

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