Comunità per il lavoro, al via i tirocini: progetto promosso da Fondazione Comunitaria
Dopo 800 ore di formazione in aula, parte la fase pratica del percorso promosso dalla Fondazione Comunitaria di Lodi e cinque comuni del territorio

È giunta al termine la prima fase del progetto " Una Comunità per il lavoro 2" che prevedeva la formazione in aula per i 18 studenti che hanno partecipano al progetto promosso da Fondazione Comunitaria, rete dei Cfp e cinque comuni.
"Una Comunità per il lavoro 2"
I corsi per diventare Ausiliario Socio Assistenziale e successivamente Operatore Socio Sanitario sono stati avviati all’interno del progetto Una Comunità per il lavoro 2, un’iniziativa dal valore complessivo di 200.000 euro.
Il progetto è promosso dalla Fondazione Comunitaria di Lodi, che contribuisce con un finanziamento di 100mila euro, in collaborazione con cinque Comuni del territorio (Lodi, Massalengo, Borghetto, Somaglia e Casalmaiocco) ciascuno dei quali finanzia con 2mila euro ogni borsa di studio assegnata.
Il percorso formativo ha una durata di circa un anno e prevede 800 ore di attività per il corso Asa, suddivise tra lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e tirocinio. È prevista anche una riqualificazione professionale di 400 ore per ottenere la qualifica di Oss.
Circa trenta persone hanno aderito al progetto, di cui 23 sono state selezionate e hanno iniziato il percorso formativo. I primi 18 partecipanti stanno terminando la fase in aula e, a partire dai primi di luglio, inizieranno il tirocinio.
Le strutture che hanno dato disponibilità ad accoglierli sono: la Rsa Santa Chiara, che ne ospiterà 12; la Fondazione Danelli di Lodi, che ne accoglierà uno; la Fondazione Madre Cabrini di Sant’Angelo con due allievi; e la Cooperativa Amicizia di Codogno con tre.
La storia dei partecipanti
Enrica ha svolto il ruolo di ausiliaria per dodici anni, coltivando la speranza che quel lavoro si trasformasse in un impiego stabile, ma quella conferma non è mai arrivata. Oggi ha deciso di ripartire, investendo su se stessa e iscrivendosi a un corso per ottenere il diploma, nella speranza che possa rappresentare la svolta professionale che attende da tempo.
Adame, 34 anni, ha dedicato un decennio ad assistere con cura e dedizione una donna affetta da Alzheimer. Dopo la sua scomparsa, ha scelto di non abbandonare quel mondo e di approfondire le sue competenze, iniziando un percorso formativo per continuare a operare in un ambito che le restituisce gratificazione personale.
Sono queste solo due delle tante storie che animano i corsi per Ausiliario Socio Assistenziale e Operatore Socio Sanitario: percorsi di vita e di rinascita, fatti di impegno, passione e desiderio di costruirsi un futuro più solido.
Dal primo luglio cominceranno questa fase di preparazione, mettendo in pratica ciò per cui hanno
studiato.
"Vivo a Lodi da vent’anni – racconta Svetlana Lisnic, che ha 58 anni e viene dalla Moldavia - . Mi trovo bene qui, sono sempre stata stimata e rispettata. Ho lavorato e lavoro nel mondo dell’assistenza, ma adesso voglio studiare per aiutare le persone anziane. Per fortuna c’è dato la possibilità di prepararci e formarci".
Un storia molto simile a quella di Stefania Cangelosi, 41 anni, di Lodi:
“Sto facendo questa esperienza perché ho lavorato con gli anziani e mi sono sempre trovata bene. Quando ho visto questa opportunità l’ho colta al volo; adesso spero di superare il test e di poter andare a lavorare con i pazienti anche in casa di riposo. Il mio progetto è quello di migliorarmi in tutto e di trovare un lavoro che non sia precario".
E poi, come lei stessa evidenzia, prendersi cura degli anziani le dà soddisfazione perché restituiscono l’affetto che ricevono e, allo stesso tempo, insegnano molto con la loro esperienza. Un’opinione condivisa anche da Enrica Tinini, residente a Casalmaiocco, che afferma:
“Il mio sogno è aiutare il prossimo, soprattutto gli anziani. Spesso gli anziani si trovano da soli e dedicare loro una parola o una carezza sul viso può fare la differenza".
Per Tatiana Macas, 37 anni, residente a Lodi, il percorso formativo sostenuto dal progetto Una Comunità per il lavoro 2 rappresenta un’opportunità concreta per crescere sia sul piano personale che in ambito lavorativo.
Tra le testimonianze, spicca quella di Cynthia Salvador, che aveva intrapreso la formazione già durante la prima edizione del corso, due anni fa, ma che ha dovuto interrompere il cammino a causa di una gravidanza.
“Sono tornata e questa deve essere la mia rivincita – racconta -. E’ una buona opportunità e mi incentiva, anche perché come mamma di due bambini mi offre sicurezza per il futuro".