Provincia di Lodi

Cacciatori usano richiami illegali per attirare volatili, denunciati

LNDC Animal Protection denuncia: "Non possono fare come vogliono, la legge li punisca".

Cacciatori usano richiami illegali per attirare volatili, denunciati
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Utilizzare richiami amplificati non è consentito dalla legge, ma questo non ha fermato due cacciatori che sono stati identificati e denunciati dalla Polizia Provinciale. Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection: “Scorretti e senza alcun senso etico, ecco come si comportano molti cacciatori. È importante denunciare i comportamenti illeciti affinché l’arroganza di queste persone venga ridimensionata e capiscano che non possano fare sempre tutto ciò che vogliono”.

Cacciatori usano richiami illegali, denunciati

I cacciatori adesso si sono modernizzati e si fanno aiutare dalla tecnologia. Per attirare volatili selvatici, due cacciatori della provincia di Lodi hanno utilizzato uno speaker bluetooth per amplificare i file audio dei richiami che avevano scaricato da internet. Una pratica che però non è consentita dalla legge e, a seguito di alcune segnalazioni al riguardo, la polizia provinciale è intervenuta e li ha colti sul fatto. È scattato quindi il sequestro dell’attrezzatura e la denuncia a carico dei due cacciatori per aver violato la legge 157/1992 che regola l’attività venatoria. La pena prevista per questo tipo di infrazione è un’ammenda di 1.000 Euro.

“Ecco cosa fanno i cacciatori che tanto dicono di amare la natura, che sostengono che la caccia è una pratica nobile e utile”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Ricorrono a qualsiasi metodo, lecito e illecito, pur di poter fare il maggior numero di vittime possibile, in barba a qualsiasi forma di correttezza e fair-play. Spesso si pensa che il problema siano i bracconieri, ma nella realtà non c’è nessuna differenza. Questi due infatti sono cacciatori autorizzati, con permessi in regola, che però pensano di essere superiori alle regole e il cui unico obiettivo è uccidere indiscriminatamente e ad ogni costo.”

“Il nostro team legale è già al lavoro per unirsi alla denuncia perché, se la caccia è intollerabile sempre, questi comportamenti scorretti lo sono ancora di più ed è ora che i cacciatori si rendano conto che non sono intoccabili. Da sempre denunciamo lo strapotere e l’arroganza dimostrata da chi pratica l’attività venatoria, sempre più evidente a chi si trova ad averci a che fare direttamente. È importante che tutti i comportamenti scorretti come questo vengano segnalati, come è stato fatto in questo caso, affinché vengano puniti come previsto dalla legge – seppur in maniera molto blanda – e capiscano che non possono fare tutto ciò che vogliono”, continua Rosati. 

“Purtroppo ci sono ancora mentalità difficili da cambiare e la caccia continua ad essere uno ‘sport’ molto praticato, nonostante la sua pericolosità e i numerosissimi incidenti che si verificano in continuazione. LNDC continuerà a battersi e a sensibilizzare contro questa attività che è crudele verso gli animali e pericolosa per gli esseri umani, sperando che si arrivi prima o poi al divieto assoluto e sia i selvatici sia le persone possano finalmente godersi la vita nei boschi senza rischiare di essere uccisi o feriti per il divertimento di una minoranza”, conclude Rosati.

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