Bus sequestrato, gesto di un folle o atto terroristico?
L'autista aveva pianificato tutto nel dettaglio.
Bus sequestrato, ecco cosa è successo e come le Forze dell’ordine hanno potuto salvare i ragazzini, che hanno vissuto mezz’ora di terrore, a Peschiera Borromeo.
Bus sequestrato, due classi in ostaggio
Una cinquantina di ragazzini di due classi di seconda media di Crema, accompagnati da due docenti, che hanno vissuto mezz’ora di terrore. Si trovavano in zona a seguito di un progetto sportivo e mai avrebbero immaginato cosa sarebbe successo dopo essere saliti sul mezzo per venire trasferiti.
Presi i cellulari, legate le mani agli studenti
L’autista ha legato le mani ad alcuni studenti mentre altri sono dovevano tenere dei teli neri alzati davanti ai vetri, probabilmente impregnati di benzina. Il conducente del mezzo ha sequestrato tutti i cellulari per evitare che chiedessero aiuto. Ogni suo gesto, come riportato dalle Forze dell’ordine, è stato ben pianificato. Difficile, quindi dire se sia stata l’espressione di un folle o un atto terroristico. Sul bus gli alunni l’hanno sentito dire che voleva riportare l’attenzione sui morti in mare.
La telefonata ai soccorritori
Uno studente è riuscito a tenere con sé il cellulare attraverso il quale ha informato i genitori di quello che stava accadendo. A loro volta questi ultimi hanno chiamato il 112 e si è avviata la macchina per mettere in salvo gli alunni. I carabinieri, che stavano seguendo il mezzo da Paullo, hanno approntato il posto di blocco al ponte di Peschiera Borromeo. Il timore era che il pullman arrivasse a imboccare la tangenziale. I compagni del coraggioso ragazzino che è riuscito a dare l’allarme lo hanno abbracciato e ringraziato.
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