Burian 2 la vendetta: spauracchio gelo siberiano a primavera

Per i meteorologi americani dal 20 marzo sarebbe in arrivo una nuova ondata di gelo siberiano.

Burian 2 la vendetta: spauracchio gelo siberiano a primavera
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Burian 2 o Burian bis: come lo volete chiamare è il nuovo spauracchio meteo in voga sulla Rete.

Burian 2 in arrivo (forse)

Di base c’è il fatto che non esistono modelli meteorologici veramente affidabili che guardino oltre 3/4 giorni. Detto questo, la notizia è che secondo un modello messo a punto da meteorologi americani, dal 20 marzo sarebbe in arrivo una nuova ondata di gelo siberiano.

Burian bis o Buran bis?

Insomma un Burian Bis (ormai il fenomeno è entrato così nell’immaginario, con buona pace del “vero” vento siberiano che si chiama Buran e non Burian, ma tant’è) e un inverno quest’anno praticamente senza fine, proprio in concomitanza con l’equinozio che darà il La alla primavera, almeno dal punto di vista astronomico.

Ondata di gelo e fake news

Gli esperti di casa nostra sono comprensibilmente più prudenti e parlano di un possibile abbassamento delle temperature – rispetto alla stagione – per la settimana dal 19 al 25 marzo. Anzi, Meteo.it è stato ancora più esplicito: “La fake news è già diventata un virale passaparola. L’indice di affidabilità di questa “previsione” è talmente basso da non essere nemmeno quantificabile e questa ipotesi allarmistica ha la stessa valenza scientifica del lancio di una monetina e forse anche meno. Il 21 marzo sul nostro Paese potrebbe essere una bella giornata di primavera con sole e 20 gradi, potrebbe piovere diffusamente con cielo coperto, potrebbe fare più caldo del normale oppure più freddo. Con 14 giorni di anticipo ogni scenario potrebbe essere possibile. Non è deontologicamente accettabile che vengano diffuse “previsioni” allarmistiche basate su una singola emissione di un modello”.

I tormentoni

Anche perché, facendo il verso al mitico Rambo, “Burian 2 la vendetta” resta per ora solo un gran bel titolo. Ma ormai ci stiamo abituando a questo “tormentoni” (come il gelicidio), l’ultimo dei quali è stato il mitico “Big snow” che poi si è rivelato poi non così “big”: certo, la nevicata c’è stata, qualche scuola chiusa precauzionalmente anche, l’agricoltura certo non ne ha beneficiato, ma dovesse verificarsi di nuovo una nevicata come nel 1985 sarebbe a questo punto un problema andare a inventarsi nuovi aggettivi…

In Lombardia

Il fatto che in Lombardia sia stata ridotta del 30% la circolazione dei treni, che il classico “Piano neve” in molti luoghi non abbia funzionato (non a Pavia) e che la circolazione su alcune strade sia andata come al solito in tilt, sono semmai domande più interessanti alle quali cercare di dar risposta…

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