Bullismo tra giovanissimi: un ragazzino finisce in neuropsichiatria infantile
Un'escalation di violenza assurda culminata con il lancio di un blocco di cemento contro la casa della vittima.
Bullismo a Soresina, e non è certo Soresina l’unico posto in cui si consumano atti di estrema prepotenza fra giovanissimi che sfociano spesso in reazioni disperate delle vittime.
Bullismo a Soresina
L’ennesima vicenda di bullismo di cui la stampa rende conto. Ragazzini giovanissimi che si uniscono in branco, prendono di mira qualcuno e lo sfibrano, deridono, umiliano, straziano. Vittime annichilite, terrorizzate, spesso ricattate con la minaccia che qualche video che mostra le angherie alle quali vengono sottoposti possa circolare in rete. Uno dei tanti, troppi casi, ha portato un giovanissimo ragazzino di Soresina a chiedere aiuto manifestando forse intenti autolesionistici che hanno spaventato i genitori: dice di non riuscire più a vivere così.
Il ricovero in neuropsichiatria al Maggiore di Cremona
E non si tratta di un capriccio infantile, ma un grido di aiuto reale, al punto da necessitare un ricovero presso la neuropsichiatria al Maggiore di Cremona. Pare che all’origine del tracollo emotivo ci sia un diverbio con i compagni di classe, poi degenerato anche fuori dalle aule del Bertesi.
Un blocco di cemento contro la porta
Un’escalation di violenza culminata con il lancio di un blocco di cemento contro la porta di casa del ragazzino. Il Tribunale dei Minori di Brescia ha aperto un’indagine.