Violenza giovanile

Banda di adolescenti aggrediva e rapinava coetanei alla stazione di Codogno

Nei guai tre minorenni di 15, 16 e 17 anni

Banda di adolescenti aggrediva e rapinava coetanei alla stazione di Codogno
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Agivano in gruppo, puntavano le loro "prede", le accerchiavano e poi le aggredivano con forza prima di rapinarle. E' stato questo il modus operandi di una banda di adolescenti che si è resa protagonista di alcuni gravi episodi di violenza avvenuti lo scorso autunno alla stazione di Codogno.

Codogno, banda di adolescenti rapinava coetanei alla stazione

Aggressioni sulle quali i Carabinieri ci hanno voluto vedere chiaro fin da subito, dando seguito a una serie di indagini che si sono concluse con l'individuazione dei responsabili. I Militari dell'Arma della locale Stazione di Codogno, infatti, sono riusciti a identificare tre minorenni, rispettivamente di 15, 16 e 17 anni, tutti domiciliati nel Comune lodigiano. Per loro, nella mattinata di martedì 20 febbraio 2024, è scattata un'ordinanza di misura cautelare, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano su richiesta della Procura della Repubblica.

I Carabinieri, oltre alle denunce delle vittime, hanno raccolto prove ed elementi probatori a sufficienza per procedere con la misura cautelare. In particolare, dalle indagini, è emerso che i tre giovani, lo scorso autunno 2023, si sono resi protagonisti di due rapine, con lesioni personali, effettuate alla Stazione ferroviaria di Codogno a danno di alcuni coetanei. Dai riscontri si è potuto evincere che i tre adolescenti agissero avvalendosi della forza intimidatrice del gruppo: una volta messa alle strette la loro vittima, la aggredivano e la derubavano.

Per il 15enne e il 16enne la misura cautelare emessa dal Tribunale riguarda la "permanenza in casa". Per il ragazzo più grande, quello di 17 anni, invece, considerato che era già destinatario di un avviso orale, è scattato il collocamento in comunità.

"Il fenomeno della violenza giovanile - scrivono i Carabinieri in una nota stampa - in evidente incremento nell’ultimo periodo, riconducibile a gruppi – senza gerarchie – dediti alla commissione di reati predatori, ha destato particolare allarme sociale nel piccolo centro del lodigiano e nei territori limitrofi, tanto da generare timore nel frequentare determinati luoghi balzati agli onori della cronaca per i ripetuti episodi violenti".

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