Stop assurdo

Alta velocità da Nord a Sud interrotta a Casalpusterlengo: è caos treni

Alla stazione Centrale di Milano, si arriva fino a 8 ore di ritardo.

Alta velocità da Nord a Sud interrotta a Casalpusterlengo: è caos treni
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Attraverso la "zona rossa" passa anche la ferrovia. Compresa la linea Torino-Milano-Bologna-Roma-Salerno ad alta velocità.

Alta velocità interrotta a Casalpusterlengo

La stazione di Casalpusterlengo

Malgrado, per ovvi motivi, negli ultimi giorni nessun treno si sia fermato alla stazione di Casalpusterlengo, oggi, lunedì 24 febbraio 2020, attorno alle 13, personale tecnico delle Fs si trovava al lavoro nello scalo quando un dirigente di movimento s'è sentito male.

Possibile contagio da Coronavirus: scatta l'allarme

Temendo un possibile contagio da Coronavirus è scattata l'allerta: via alla sanificazione dell'intera stazione e tutto fermo, stop a qualsiasi treno anche solo di passaggio, Frecciarossa e Italo compresi, anche perché il servizio è già reso difficoltoso dai postumi del deragliamento di meno di tre settimane fa.

Ben 8 ore di ritardo in Centrale a Milano

Risultato, in questo momento sul tabellone delle partenze alla stazione centrale di Milano, si arriva (sono le 23 circa) fino a 8 ore di ritardo per la partenza rinviata da più tempo. Una situazione insostenibile, che dovrebbe tornare quasi alla normalità (servizi in forma ridotta) solo nella giornata di domani.

Stop assurdo: non c'era alternativa?

L'alta velocità è stata inevitabilmente dirottata lungo la direttrice Verona/Padova. Ma com'è possibile che si chiuda uno scalo al mero passaggio di un treno che nemmeno si ferma nello scalo, mettendo in ginocchio l'intero sistema di collegamenti fra Nord e Sud? Davvero non c'era alcuna alternativa?

L'impressione è che in questi primi concitati giorni d'emergenza, a livello decisionale ci sia un po' di confusione. Probabilmente da mettere in conto, per carità. Ma c'è.

Altrimenti non si spiegherebbero paradossi al limite del surreale: lasciamo perdere il fatto che i pub siano costretti a chiudere i battenti alle 18, mentre i ristopub (che in più hanno solo la cucina) siano tranquillamente aperti... Ma mi spiegate perché se muore qualcuno alle esequie possono partecipare solo pochi parenti stretti, mentre se vai al supermercato in queste ore ti ritrovi costretto a fare, minimo,  venti minuti di coda alla cassa con altre 30 persone - senza mascherina - ammassate una in fila all'altra?

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daniele.pirola@netweek.it

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