A processo la mamma che aggredì la professoressa della figlia 

La donna aveva poi chiesto scusa per il proprio comportamento, senza mai rivolgersi privatamente alla vittima.

A processo la mamma che aggredì la professoressa della figlia 
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La donna aveva poi chiesto scusa per il proprio comportamento, senza mai rivolgersi privatamente alla vittima.

A processo la mamma che aggredì la professoressa della figlia

Il 16 gennaio dovrà rispondere dei fatti commessi davanti al giudice. Così la mamma della 17enne che lo scorso maggio aggredì l'insegnante della figlia dovrà fare i conti con la giustizia, e difendersi dall'accusa di offese a pubblico ufficiale nell'espletamento delle sue funzioni.

L'aggressione

Era il 2 maggio 2019 quando la professoressa Vittoria Bellini si trovò a dover spiegare alla donna che la figlia, di 17 anni, già ripetente, era stata sospesa da scuola per 15 giorni per comportamenti non idonei. La donna, che ha sostenuto di non essere stata avvisata per tempo, non ha particolarmente gradito la decisione degli insegnanti aggredendo la professoressa 63enne con un colpo alla testa, tiratura di capelli, lancio di oggetti e offese di ogni tipo.

Il 16 gennaio la prima udienza

Mancano pochi giorni alla prima udienza del processo, che si terrà il 16 gennaio. La professoressa ha dichiarato di non vedere l'ora che tutto questo finisca, sostenendo che sia comunque corretto proseguire, seppur doloroso, reputando ingiusto tale trattamento nei confronti di una professoressa, che deve sempre essere tutelata nel proprio lavoro. Inoltre, come ha ricordato la donna, la 17enne è sempre stata correttamente seguita e tutelata nel suo percorso scolastico, sono state diverse le attività messe in campo in suo favore da parte degli insegnanti.

Nonostante la madre  successivamente si sia scusata pubblicamente tramite i media, non avrebbe mai presentato le proprie scuse né alle scuola né alla professoressa Bellini.

La speranza è che questo caso possa essere da monito per tutti coloro che non rispettano adeguatamente la figura dei professori che, in classe, mentre vestono i panni dell'insegnante, ricoprono il ruolo di pubblico ufficiale nell’espletamento delle proprie funzioni.

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