MONITORAGGIO E PREVENZIONE

Virus West Nile, isolato un caso anche in provincia di Lodi

Il caldo e i ristagni d’acqua favoriscono la diffusione del virus, che può causare gravi complicanze neurologiche nelle persone vulnerabili

Virus West Nile, isolato un caso anche in provincia di Lodi
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In provincia di Lodi è stato individuato un focolaio di virus West Nile nelle zanzare, confermando la presenza del virus anche nella zona. Le autorità sanitarie invitano a rafforzare le misure di prevenzione per limitare il rischio di contagio, soprattutto tra le persone più fragili.

Virus West Nile in provincia di Lodi

È stato individuato anche in provincia di Lodi un focolaio di virus West Nile in un pool di zanzare, confermando la diffusione anche nella nostra area. Il virus, trasmesso dalle zanzare e favorito dalle condizioni climatiche calde e asciutte, può causare gravi complicanze neurologiche soprattutto nelle persone più fragili. Le autorità sanitarie hanno rafforzato la sorveglianza e invitano la popolazione a seguire rigorose misure di prevenzione.

Il recente bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, datato 17 luglio 2025, segnala la presenza del virus West Nile in zanzare prelevate nel territorio lodigiano il 9 luglio 2025, insieme ad altri focolai nelle province di Pavia, Cremona e Mantova tra il 9 e l'11 luglio 2025. Questo conferma che anche la provincia di Lodi rientra tra le aree a rischio di circolazione del virus in Lombardia.

Casi West Nile in Lombardia

Trasmesso dalle zanzare

Il West Nile, appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex, molto diffuse anche nelle zone urbane della provincia. Il virus coinvolge nel suo ciclo naturale gli uccelli selvatici, che fungono da serbatoio, e le zanzare che ne veicolano la trasmissione all’uomo.

I sintomi

Nella maggior parte dei casi, l’infezione da West Nile è asintomatica o si manifesta con sintomi lievi come febbre, mal di testa, dolori muscolari e nausea. Tuttavia, in una minima percentuale dei casi, soprattutto tra anziani e soggetti immunocompromessi, può provocare gravi forme neurologiche come encefalite e meningite, anche con esiti fatali.

Le condizioni climatiche attuali, caratterizzate da temperature elevate e prolungati periodi di siccità, favoriscono la proliferazione delle zanzare e l’espansione del virus, anche nel territorio lodigiano. Pure i piccoli ristagni d’acqua in cortili, sottovasi e aree verdi possono diventare focolai per lo sviluppo delle larve.

Monitoraggio e prevenzione

Il sistema di sorveglianza regionale e nazionale continua a monitorare la circolazione del virus attraverso l’analisi delle zanzare, degli uccelli e dei casi umani, consentendo un allerta precoce e un tempestivo intervento.

In assenza di un vaccino, la prevenzione resta l’unica arma efficace: disinfestazioni mirate, eliminazione di ristagni d’acqua e uso di repellenti e zanzariere sono fondamentali per ridurre il rischio di contagio.

La presenza del West Nile in provincia di Lodi sottolinea l’importanza di un impegno congiunto tra istituzioni e cittadini per contrastare la diffusione del virus e proteggere la salute pubblica, intensificando le misure preventive soprattutto in questa stagione calda.