Lodi

Self service nelle mense delle elementari contro gli sprechi, la vicesindaca Tagliaferri: "Un progetto fortemente voluto"

I bambini della scuola Arcobaleno e della Cabrini prendono dalla teglia solo quello che vogliono mangiare, il resto viene donato a enti caritatevoli

Self service nelle mense delle elementari contro gli sprechi, la vicesindaca Tagliaferri: "Un progetto fortemente voluto"
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Il progetto che combatte gli sprechi alimentari riguarda per ora le classi quarte e quinte ma, visto il successo, c'è l'intenzione di ampliarlo.

A Lodi self service nelle mense contro gli sprechi

Dal novembre 2023, è in corso nelle mense di due scuole primarie della città di Lodi una sperimentazione per combattere gli sprechi alimentari. Ai bambini delle quarte e delle quinte elementari, viene chiesto di servirsi autonomamente prendendo una sola porzione di cibo. Se poi dovessero avere ancora fame non ci sono problemi e potranno fare il bis.

In questo modo il cibo non consumato può essere donato. L'obiettivo è quello di combattere gli sprechi che troppo spesso caratterizzano le mense. Le scuole coinvolte sono la primaria Cabrini di corso Archinti con le classi quarte e quinte e la Arcobaleno di via Tortini con le quinte.

La Cabrini di Lodi

Parla la Vicesindaca di Lodi: "Un progetto fortemente voluto"

La scelta è ricaduta proprio su queste due scuole perché sono le uniche dotate di un abbattitore nel quale conservare i cibi cotti e non serviti per poi donarli a enti caritatevoli. Si tratta però soltanto della prima tappa di un percorso più ampio che prevede tutta una serie di iniziative per combattere gli sprechi.

"È un progetto che abbiamo fortemente voluto come amministrazione - afferma la Vicesindaca e Assessora all'Istruzione del Comune di Lodi Laura Tagliaferri - Durante le discussioni con la commissione mensa di cui fanno parte un rappresentante dei genitori e uno degli insegnanti di tutte le scuole, l'amministrazione e la ditta di distribuzione dei pasti era emerso il tema forte dello spreco nelle mese e si è riflettuto su quali iniziative mettere in campo per contrastarlo e questa del self service è la prima."

La vicesindaca Laura Tagliaferri

Tagliaferri: "Quello che rimane in teglia viene donato"

Il senso del self service è responsabilizzare i bambini rispetto a ciò che hanno nel piatto, portarli a chiedere ciò che intendono consumare sapendo che tutto il resto della loro porzione rimane a disposizione nella teglia ma la prendono quando la vogliono. Possono fare anche il bis.

"In questo modo li si responsabilizza anche a gestirsi, a servirsi da soli. Quello che rimane in teglia, a differenza degli avanzi nel piatto che vanno buttati - prosegue Tagliaferri - può essere donato a enti caritatevoli ma può essere fatto solo se è abbattuto. In tutte le altre scuole dove non c'è il centro cottura,  nelle prossime settimane verrà fatto questo gioco degli sprechi per cui i bambini divisi per classe avranno modo di riflettere sull’impatto che lo spreco ha nella filiera alimentare."

L'intenzione di ampliare il progetto

Il momento mensa è un momento didattico a tutti gli effetti, è un momento in cui si impara. Questo è il punto di partenza da cui è nata l'idea di un progetto che sta funzionando e che per ora riguarda solamente le quarte e le quinte della Cabrini e le quinte della Arcobaleno. Tuttavia, considerando che i bambini stanno gestendo senza problemi il progetto, c'è l'intenzione di ampliarlo.

La scuola Arcobaleno di Lodi:

"La cosa positiva di questo percorso - conclude la Vicesindaca - è stato il lavoro di rete che c’è stato e la sensibilizzazione ampia che si è evidenziata dentro le scuole perché l’esigenza è arrivata dalle scuole e dalle famiglie."

 

 

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