Nuove tecnologie mediche per l’ASST di Lodi: investiti 230mila euro in ecografi e elastografia epatica
La Regione finanzia l’ammodernamento diagnostico: quattro nuovi ecografi e il primo Fibroscan per l’Ospedale di Lodi

Tecnologie mediche all’avanguardia per l’ASST di Lodi: investiti quasi 230mila euro Grazie a un finanziamento regionale, l’ASST di Lodi ha avviato un importante investimento da quasi 230.000 euro per l’acquisto di nuove tecnologie ecografiche e di un avanzato sistema di elastografia epatica.
Intervento mirato
Il Direttore Generale Guido Grignaffini parla di un intervento mirato all’ammodernamento della dotazione tecnologica, che porterà a un miglioramento concreto delle prestazioni diagnostiche e risponderà alle nuove esigenze di salute della comunità lodigiana.
Nel dettaglio, sono stati acquistati quattro ecografi: tre ambulatoriali destinati ai consultori di Lodi, Codogno e Sant’Angelo, e uno portatile dotato di sonda wireless per le visite domiciliari post parto effettuate dalle ostetriche. Questo intervento ha comportato una spesa di oltre 127.500 euro.
L'introduzione del Fibroscan
La seconda parte dell’investimento riguarda l’introduzione del Fibroscan, un sistema di elastografia epatica mai presente prima presso l’Ospedale di Lodi. Si tratta di una tecnologia non invasiva che permette lo screening della fibrosi e della steatosi epatica, con caratteristiche funzionali che lo rendono unico per la diagnosi dell’area epatica.
Il costo dell’apparecchiatura è stato di 99mila euro ed è ora in uso presso l’Ambulatorio di Epatologia, integrato nella struttura di Medicina Interna.
Nel 2024 l’ambulatorio ha gestito 650 prime visite e 1.800 controlli. È coordinato da Alessandra Brocchieri, con le specialiste Veronica Pacetti e Francesca Famà, e si occupa della diagnosi e terapia di epatopatie, comprese quelle alcol-correlate, tossiche, autoimmuni e metaboliche.
"Queste ultime, caratterizzate dalla steatosi epatica che si associa alla sindrome metabolica sono ormai diventate – spiega Alessandra Brocchieri - un’epidemia silenziosa che pone i pazienti a rischio di evoluzione in danno epatico grave sino alla cirrosi e all’epatocarcinoma. Per loro è diventata indispensabile una corretta diagnosi che consenta quindi di approntare un percorso terapeutico adeguato."
Il Fibroscan, basato su ultrasuoni, rileva la rigidità del fegato e la presenza di grasso. L’esame è rapido, non invasivo e ripetibile: dura dai 5 ai 10 minuti ed è simile a un’ecografia dell’addome.
L’ASST di Lodi ha già previsto nuovi investimenti: nei prossimi mesi si interverrà anche sull’area urologica e sulla chirurgia robotica.