PNRR E SANITÀ LODIGIANA

In arrivo nel Lodigiano 5 Case della Comunità dell'Asst di Lodi

Arriveranno case della comunità, ospedali della comunità e centrale operativa territoriale.

In arrivo nel Lodigiano 5 Case della Comunità dell'Asst di Lodi
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Case della comunità, ospedali della comunità e centrale operativa territoriale: in arrivo all'Asst di Lodi per una presa in cula globale della persona.

Cinque Case della Comunità dell'Asst di Lodi

Saranno cinque le Case della Comunità (CdC) dell’ASST di Lodi, sulla base della programmazione regionale e delle linee di progetto di ATS Città Metropolitana di Milano che stabiliscono la nascita di una CdC ogni 45.000/50.000 abitanti. Le nuove strutture sanitarie – indicate dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede la creazione entro il 2026 di 1.288 Case della Comunità sul territorio nazionale (di cui 216 in Lombardia) – saranno realizzate a Lodi, Codogno, Casalpusterlengo, Sant’Angelo Lodigiano e Zelo Buon Persico così da garantire omogeneità, equità di accesso e prossimità dei servizi sanitari a tutta la Provincia di Lodi, dall’Alto al Basso Lodigiano.

Cos'altro prevede la riforma

Oltre alle Case della Comunità, la riforma prevede la realizzazione di due Ospedali della Comunità (rispettivamente individuati a Casalpusterlengo e a Sant’Angelo Lodigiano) e l’implementazione di una Centrale Operativa Territoriale (COT) a Sant’Angelo Lodigiano, frutto della riconversione e ulteriore sviluppo della Centrale di Sorveglianza che durante la fase pandemica ha monitorato a domicilio i pazienti Covid.

Ci sarà un adeguamento di edifici già esistenti

Le Case della Comunità deriveranno dall’adeguamento di edifici già di proprietà dell’ASST di Lodi o dalla rifunzionalizzazione di strutture già presenti sul territorio, ritenute idonee per metratura e caratteristiche strutturali.

Nel caso di Zelo Buon Persico, per esempio, è stato individuato un ex edificio scolastico concesso dal Comune ad ASST in comodato d’uso a titolo completamente gratuito. Gli altri elementi che sono stati presi in considerazione nello sviluppo del progetto riguardano la sinergia con le attività già presenti, la viabilità, la disponibilità di parcheggi e di collegamenti pubblici.

«Il PNRR non è esclusivamente un piano di edilizia sanitaria, ma contempla una profonda riorganizzazione della sanità nazionale e regionale nell’ottica di una integrazione strettissima tra polo territoriale e polo ospedaliero», sottolinea Salvatore Gioia, Direttore Generale dell’ASST di Lodi. «Le Case della Comunità costituiranno il punto di accesso per i cittadini a servizi e prestazioni sviluppati anche grazie alla sinergia con gli enti locali e i servizi sociali. Saranno un luogo di integrazione tra cure primarie e assistenza specialistica ambulatoriale, attraverso la presenza di spazi dedicati a Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta che potranno garantire ai pazienti un’offerta aggiuntiva e complementare rispetto a quella della normale attività ambulatoriale».

Cosa sono gli Ospedali della Comunità

Gli Ospedali della Comunità sono invece pensati come strutture di ricovero rivolte a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, ma allo stesso tempo di assistenza e sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa.

«La scelta di Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano rappresenta il completamento e il potenziamento di un’offerta di posti letto per sub- acuti e post-acuti già esistente nei due presidi dell’ASST di Lodi e dedicata in particolare ai pazienti cronici e fragili del territorio che necessitano di un percorso assistenziale e terapeutico impossibile da effettuare a domicilio. L’obiettivo è creare sinergie con tutti gli altri attori del territorio per prendere in carico la persona nei suoi vari bisogni e accompagnarla attraverso questa forma di gestione nei diversi setting assistenziali derivati dalle sue condizioni».

Di fondamentale importanza sarà il ruolo giocato dalla Centrale Operativa Territoriale (COT), struttura organizzativa nell’ambito della quale confluirà il nostro Centro Servizi, che, a supporto di tutti i professionisti della salute che intervengono nel percorso di cura, ne tesserà la regia, semplificando e ottimizzando la presa in carico del cittadino/paziente, soprattutto cronico/fragile, favorendo anche le dimissioni protette o l’indirizzamento verso un’altra struttura nei casi in cui non sia possibile il rientro al domicilio e contribuendo così a garantire una efficace ed integrata risposta sanitaria, sociosanitaria e sociale ai cittadini del territorio lodigiano.

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