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Festival della Fotografia Etica: grande attesa per la 16esima edizione

Oltre lo sguardo: la fotografia etica come testimonianza del mondo. Quindici anni di impegno visivo tra conflitti, diritti e memoria collettiva

Festival della Fotografia Etica: grande attesa per la 16esima edizione
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Un’intuizione nata per caso ha dato vita a quello che oggi è considerato l’evento culturale più importante della provincia di Lodi, e non solo.

Il Festival della Fotografia Etica è cresciuto fino a raggiungere numeri da capogiro, grazie alla dedizione costante e alla professionalità del team organizzativo, che ogni giorno lavora per costruire un’esperienza capace di trasportare i visitatori in mondi lontani, attraverso scatti che raccontano attimi di vita distanti dalla nostra quotidianità.

L'origine del Festival della Fotografia Etica

Uno degli eventi più attesi dal pubblico lodigiano torna anche quest'anno con la sua 16esima edizione, portando in scena un programma ricchissimo di storie quotidiane provenienti da ogni angolo del mondo.

L'appuntamento è, come di consueto, per l'inizio dell'autunno: dal 27 settembre al 26 ottobre 2025.

Il Festival della Fotografia Etica si conferma come un appuntamento capace di svelare verità sorprendenti, attraverso immagini che raccontano il reale con intensità, impegno e una forte valenza sociale.

L’evento, nato nel 2010 da un’idea del direttore Alberto Prina, e realizzato inizialmente in collaborazione con Aldo Mendichi, ha preso forma grazie all’ispirazione di un viaggio vissuto in prima persona - tramite il gruppo fotografico Progetto Immagine dell'associazione di Lodi, attiva nel campo della fotografia - trovando il suo spunto creativo nella città di Perpignan, nel sud della Francia, teatro di uno dei festival fotografici più influenti d’Europa.

Bente Stachowske per Nyodeema Foundation

Le prime edizioni

Colpiti, affascinati e profondamente coinvolti dall’esperienza dell’evento francese, decidono di dar vita anche a Lodi a qualcosa di altrettanto significativo. Nasce così un'iniziativa simile, che nelle sue prime edizioni presenta una programmazione ancora contenuta.

Ma è l’inizio di qualcosa di speciale: il Festival della Fotografia Etica, chiamato così anche per l’adesione e il contributo attivo dei fotografi che venivano incaricati da quelle realtà che un tempo erano conosciute come ONG, esprime il suo significato proprio nel nome. Basta, infatti, soffermarsi sul significato stesso della parola "Etica"— quella disciplina che si interroga sul comportamento umano, sulle sue scelte, sulle sue responsabilità.

Bente Stachowske per Nyodeema Foundation

Un evento che quindi pone la sua completa attenzione sui valori umani, realizzato con l'intenzione di far conoscere le realtà quotidiane immortalate dai fotogiornalisti. Ad oggi, questo evento comprende tutto ciò che si ricollega al mondo della fotografia del reale.

Gli obiettivi nutriti nel tempo

Fin dal 2010, anno di nascita dell'evento, il Festival della Fotografia Etica porta avanti obiettivi ben definiti — cresciuti nel tempo, ma rimasti coerenti. Animato dalla volontà di trasmettere il valore dell’informazione attraverso il lavoro dei fotogiornalisti, il Festival catapulta il pubblico in un mondo fatto di cultura, riflessione, e profondità.

Ponendo l'accento sui valori, il Festival of Ethical Photography è ancora oggi legato al mondo del no profit, al quale dedica uno spazio espositivo presso il chiosco del vecchio ospedale Gorini. Uno spazio che racconta il volontariato attraverso il linguaggio visivo della fotografia.

Karol Grygoruk per Minority Rights

La biglietteria: 60% del ricavato

Svolta strategica per la crescita dell’evento in provincia: inizialmente proposto con ingresso gratuito, si è passati alla scelta consapevole di introdurre un biglietto d’ingresso — mantenuto nel tempo a un prezzo accessibile per garantire la partecipazione a chiunque.

Questa decisione ha incrementato le visite e ha permesso di raccogliere entrate utili per valorizzare concretamente il lavoro svolto e per sostenere l’ampliamento dell’evento in modo progressivo e strutturato.

Ad oggi la biglietteria rappresenta una parte fondamentale per la riuscita e l’organizzazione delle edizioni successive: circa il 60% del ricavato proviene infatti dalla vendita dei biglietti.

Il visitatore ha la possibilità di acquistare sia il biglietto giornaliero sia l’abbonamento, che consente una visita approfondita delle mostre, distribuita in più giornate — per un massimo di 10 — e quindi con maggiore calma e continuità.

Karol Grygoruk per Minority Rights

Il costo del biglietto si aggira intorno ai 19 euro, mentre l’abbonamento ha un prezzo di 21 euro: un importo pensato per favorire la partecipazione e invogliare alla scoperta, offrendo la possibilità di dedicare interamente una o più giornate alla cultura. Un approccio che contribuisce ad accrescere il bagaglio culturale del pubblico in modo consapevole e accessibile.

La partecipazione delle scuole

Fondamentale per gli organizzatori è anche la presenza degli alunni, che, attraverso le mostre, possono apprendere realtà diverse da quelle vissute quotidianamente. Un punto chiave per il direttore del Festival, che da sempre mira a influenzare positivamente gli studenti. 

© Gianmarco Sicuro per EMERGENCY_2
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Gianmarco Sicuro per EMERGENCY

© Gianmarco Sicuro per EMERGENCY_1
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Gianmarco Sicuro per EMERGENCY

I dati registrati confermano l’affluenza scolastica: durante la scorsa edizione, hanno partecipato circa 4mila studenti in 4 settimane. Questo significa che il Festival ha accolto settimanalmente 1000 studenti su 5 giorni, con una media di 200 alunni al giorno, provenienti da diverse province, in movimento verso Lodi per partecipare all’evento.

Sono quindi state predisposte agevolazioni specifiche — oltre alla riduzione del biglietto a prezzo fisso di 5 euro — per favorire la partecipazione delle istituzioni scolastiche, senza limiti di età. Gli alunni possono visitare le mostre sotto la supervisione degli addetti incaricati di accompagnarli, rispondere alle domande, e illustrare i contenuti in modo accessibile e stimolante.

Festival Della Fotografia Etica

Il turismo e l'impatto sul lodigiano

Decisione importante quella del direttore Alberto Prina, che negli anni ha scelto di distaccarsi dal mondo del volontariato, lasciando le attività ad esso dedicate nel 2018 per concentrarsi pienamente sulla realizzazione del Festival.

Questa scelta gli ha permesso di dedicare maggiore attenzione all’evento e di vivere in modo più efficace l’organizzazione, senza frammentarsi tra progetti paralleli appartenenti ad altre realtà. Ne è risultato un team dedicato, in grado di migliorare il rendimento complessivo e di generare un impatto positivo su tutta la provincia lodigiana.

Festival della Fotografia Etica

Questo appuntamento, ormai atteso non solo dal pubblico lodigiano, ha avuto un impatto diretto anche sul turismo provinciale, attirando l’attenzione dei cittadini delle province limitrofe e coinvolgendo visitatori da tutta la penisola. Una crescita che ha giovato al settore turistico, ampliandone visibilità, flussi, e ricaduta economica.

Dati alla mano, oggi la comunità di Lodi rappresenta meno di un terzo dei visitatori. L’ultima edizione ha attirato 22mila persone, di cui 4mila erano studenti — numero raggiunto grazie anche all’attenzione dedicata alla formazione degli alunni e alle visite guidate.

Lorendo Foddai per ASD Roma Blind Football

Dei restanti 18mila visitatori, circa 3mila appartenevano alla comunità lodigiana, mentre 15mila provenivano da altre provincela metà dalla provincia di Milano e il restante da tutta Italia.

Il rapporto con l'Amministrazione comunale

Negli anni, il rapporto con la nuova Amministrazione comunale si è consolidato. Come per ogni realtà istituzionale, è fondamentale comprendere e ascoltare le necessità e le idee presentate, per consentire una crescita bilaterale in grado di generare un incremento nei numeri, sia sotto il profilo economico che turisticoambiti che avanzano parallelamente.

Vi è quindi una reciproca stima che favorisce la crescita, pur restando presenti numerosi margini di miglioramento con potenziale esponenziale. 

Lorendo Foddai per ASD Roma Blind Football

Utile ricordare che, solo due anni fa, il Festival, in collaborazione con il Comune, ha vinto il bando della Fondazione Cariplo per la rigenerazione urbana. Un riconoscimento che ha confermato una reciproca stima, anche in un contesto istituzionale di progettazione e sviluppo.

Insieme al Comune, si lavora attivamente per essere una parte propositiva e di sostegno nella creazione di quello che potrà diventare il nuovo spazio museale. Una delle tante realtà collaborative con cui il Festival opera, insieme a iniziative come “Lodi al Sole” e il progetto “Fiume di Libri”.

Un team al lavoro

Dietro un’organizzazione mirata e studiata nel dettaglio si muove il lavoro di un team selezionato, composto da 5 persone che, per tutto l’anno, si occupano della realizzazione dell’evento.

Nel periodo dell’edizione, questo nucleo operativo viene affiancato da circa 50 collaboratori, interamente dedicati alla gestione dell’evento e alle relazioni con il pubblico. A loro si aggiunge l’operato di circa 300 volontari, incaricati dell’apertura delle 10 sedi nei 5 weekend dedicati al Festival.

La realizzazione di un’edizione parte solitamente con anni di anticipo. Il lavoro operativo, ampio e stratificato, viene concordato e schematizzato nel tempo. I bandi, che richiedono una progettualità maggiore, ad esempio, vengono redatti circa un anno e mezzo prima dell’evento, anticipando l’esposizione al pubblico.

Lukas Kreibig

Il ciclo organizzativo più lungo può arrivare anche a due anni e mezzo. Nonostante ciò, è possibile che le mostre vengano scelte anche solo un mese prima dell’apertura del Festival. Ad oggi, il team è già operativo sulla realizzazione dell’evento previsto per il 2026.

Attenzione scrupolosa

Nessun dettaglio viene lasciato al caso: tutto è definito meticolosamente dagli organizzatori, che lavorano ai progetti delle nuove edizioni con anni di anticipo rispetto all’uscita pubblica.

Un lavoro apprezzato ed elogiato dai visitatori, che ha continuato a produrre risultati anche nel 2020anno critico per la popolazione italiana a causa dei lockdown imposti per contenere la diffusione del virus Covid-19.

Festival Della Fotografia Etica

Nonostante le numerose restrizioni statali, il Festival si è svolto in presenza, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale imposte dal Governo, con il supporto della Prefettura. Ha comunque raccolto i suoi frutti, confermando la solidità organizzativa e la capacità di adattamento del progetto, registrando la presenza di 5mila visitatori paganti.

I temi principali della nuova edizione

Sono numerose le tematiche che la 16esima edizione del Festival proporrà ai visitatori, focalizzando l’attenzione su molteplici fronti. Tra queste: il cambiamento climatico, le guerre, i modi di vivere dell’umanità, e le trasformazioni sociali che ne derivano.

L'attenzione su Gaza

Una delle tematiche centrali che il Festival della Fotografia Etica affronterà in questa nuova edizione — come già avvenuto nella precedente — sarà quella di Gaza, che, come affermato anche dal direttore Alberto Prina durante un'intervista rilasciata alla redazione di Prima Lodi:

"Gaza sovrasta per tanti elementi, soprattutto umani. Ci sono guerre forse più rilevanti sulle scacchiere internazionali, come l’Ucraina, ma Gaza dal punto di vista umanitario mi ha segnato particolarmente. Specialmente perché è sotto gli occhi di tutti, la testimonianza e la conoscenza è un elemento a cui non si può più sottrarre. Credo che sia un punto di svolta, purtroppo molto negativo."

Loay Ayyoub – The Tragedy of Gaza

Il tema sarà ulteriormente approfondito attraverso una mostra vincitrice di una sezione del concorso internazionale, scelta proprio per mantenere viva l’attenzione su una realtà che non possiamo più ignorare.

"Stiamo parlando di una delle situazioni più drammatiche per i giornalisti di tutti i tempi: Gaza ha superato ogni guerra contemporanea, da quando esiste l’informazione globale — dal Vietnam in poi — per numero di morti tra giornalisti e fotogiornalisti. Se consideriamo anche la dimensione ridotta del territorio, si tratta di numeri sconvolgenti, raggiunti in tempi estremamente brevi. I fotografi sono gli occhi del mondo — e in questo caso, siamo stati acciecati." conclude il direttore Alberto Prina.

World Report Award: l’anniversario

Un anno significativo non solo per il Festival in sé, ma anche per il suo concorso internazionale, che in questa edizione celebra 15 anni dalla nascita del World Report Award: una sorta di grande affresco globale, composto attraverso lo sguardo dei migliori fotografi del pianeta.

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Locandina

Il concorso ha visto la partecipazione di circa 70 Nazioni, con oltre 1100 lavori presentati — ciascuno portatore di una propria visione del mondo.

La giuria del World Report Award 2025, all’unanimità, ha assegnato i premi della nuova edizione.

  • Sezione Master Award:  Federico Ríos, Paths of Desperate Hope — il reportage sarà esposto al Festival della Fotografia Etica 2025, il premio è pari a 7.000 euro
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Federico Ríos - Paths of Desperate Hope

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Federico Ríos - Paths of Desperate Hope

"I fenomeni migratori globali sono spinti dalla pandemia, dal cambiamento climatico e dall’intensificarsi dei conflitti. Uno degli esempi più estremi è il Darién Gap, una giungla pericolosa e priva di strade situata tra Colombia e Panama. Dal 2021 al 2024, oltre un milione di migranti ha attraversato questo territorio insidioso, con l’obiettivo principale di raggiungere gli Stati Uniti. Nel 2024, la maggior parte erano venezuelani in fuga da povertà e dittatura, ma lungo questo percorso sono transitati anche migranti provenienti da oltre 100 Paesi, tra cui Afghanistan, Cina, Haiti, Nepal, Ecuador e Cuba — tutti in fuga da violenze, oppressione o gravi difficoltà. Il viaggio attraverso il Darién è mortale: i migranti affrontano fiumi in piena, colline ripide, fango in cui si affonda e gruppi criminali violenti. Secondo l’UNICEF, oltre il 20% di loro sono bambini e adolescenti. È difficile sapere quanti riescano effettivamente a raggiungere la destinazione."

  • Menzione speciale Master Award:  Cinzia Canneri, Women’s Bodies as Battlefieldsreportage in mostra nell’Edizione 2025
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Cinzia Canneri - Women's Body as Battlefields

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Cinzia Canneri - Women's Body as Battlefields

"Questo progetto fotografico, iniziato nel 2017, esplora le questioni di genere in aree segnate dall’eredità coloniale del suo paese, concentrandosi inizialmente sulle donne eritree in fuga dalla repressione. Dopo lo scoppio della guerra in Tigray nel 2020, il progetto si è ampliato includendo anche le donne tigrine in fuga dalla violenza. Il lavoro mette in luce le esperienze condivise delle donne eritree e tigrine tra Eritrea, Etiopia e Sudan, in particolare l’uso della violenza sessuale da parte delle Forze di Difesa Eritree (EDF) come arma di guerra. Dal 2023, la fotografa Cinzia collabora con il collettivo Cross Looks — composto da donne delle comunità italiane, eritree, tigrine e sudanesi — per dare maggiore risonanza a queste storie. Il progetto, intitolato “Corpi di donne come campi di battaglia”, si è evoluto per reinterpretare la resilienza non come una narrazione semplificata e positiva, ma come un processo complesso e collettivo di forza emotiva e culturale, che immagina nuove alternative attraverso la solidarietà e la cura."

  • Sezione Spotlight Award: Diego Fedele, In The Shadow of a Deadly Skyreportage esposto, premio: 3.000 euro
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Diego Fedele - In The Shadows of Deadly Skies

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Diego Fedele - In The Shadows of Deadly Skies

"La guerra in Ucraina, scoppiata con l’invasione russa nel 2022 e seguita da anni di conflitti precedenti nell’est, continua a intensificarsi nel suo terzo anno. Le forze russe hanno colpito pesantemente infrastrutture civili e luoghi di aggregazione, causando un vasto spostamento di popolazione, con quasi 10 milioni di persone sfollate internamente o fuggite dal paese. Si stima che le vittime civili siano molto più numerose di quanto riportato. Nel 2024, la Russia ha ottenuto progressi lenti nella regione del Donetsk utilizzando armi avanzate, mentre le forze ucraine hanno temporaneamente spinto in territorio russo nella regione di Kursk. L’esercito ucraino affronta una carenza di personale, che ha portato a tattiche di reclutamento controverse. I bombardamenti incessanti continuano a lasciare una scia di distruzione, paralizzando le infrastrutture, l’economia e la vita quotidiana, colpendo la popolazione coinvolta nel conflitto tuttora in corso."

  • Sezione Short Story Award: Loay Ayyoub, The Tragedy of Gazareportage in mostra, premio: 2.000 euro
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Loay Ayyoub – The Tragedy of Gaza

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Loay Ayyoub – The Tragedy of Gaza

"Questa serie di fotografie descrive la grave crisi umanitaria a Gaza in seguito all'attacco senza precedenti di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, in cui sono state uccise oltre 1.200 persone e circa 250 sono state prese in ostaggio. In risposta, Israele ha lanciato una massiccia campagna militare che ha causato decine di migliaia di morti, sfollamenti di massa e ha portato la popolazione alla fame.  Il fotografo Loay Ayyoub ha documentato l’impatto della guerra per il Washington Post: iniziando da Gaza City, man mano che il conflitto si intensificava è stato costretto a fuggire prima a Khan Yunis e poi a Rafah. Insieme ad altri giornalisti, ha catturato la devastazione, in particolare nei pressi degli ospedali e nei luoghi colpiti dai bombardamenti. Nel marzo 2024, Loay ha lasciato Gaza per l’Egitto a causa delle crescenti preoccupazioni per la sicurezza. Più di 200 giornalisti gazawi sono già morti dall’inizio del conflitto."

  • Sezione Student Award:  Md Zobayer Hossain Joati, We Live to Fightreportage esposto, premio: 1.500 euro
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Md Zobayer Hossain Joati – We Live to Fight

We Live to Fight
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Md Zobayer Hossain Joati – We Live to Fight

"In Bangladesh, le arti marziali sia tradizionali che moderne, affondano le loro radici storiche nel periodo coloniale, quando rappresentavano una forma di resistenza all'oppressione. Dopo l'indipendenza, queste discipline si sono organizzate in modo più strutturato. Oggi vengono praticate come autodifesa, soprattutto da bambini e ragazze, ma anche come forma di intrattenimento e sviluppo personale. Nonostante i successi internazionali, le arti marziali rimangono sotto finanziate e poco rappresentate dai media. Questo progetto esplora le dimensioni culturali, sociali e politiche delle comunità di arti marziali nel Paese."

  • Menzione speciale Student Award: Julius Nieweler, Whispers Say: “War is Coming”reportage esposto nell’Edizione 2025
Zeitgeschehen Republik Moldau - 2024
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Julius Nieweler – Whispers Say: “War is Coming”

Tag der Republik Transnistrien - 2024
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Julius Nieweler – Whispers Say: “War is Coming”

"La Repubblica di Moldova e i suoi cittadini si trovano sospesi tra il desiderio di integrazione europea da una parte e l'influenza russa dall’altra. Queste tensioni si riflettono non solo nelle scelte politiche, ma anche nella vita quotidiana. Durante le elezioni presidenziali e il referendum costituzionale dell’ottobre 2024, una risicata maggioranza ha votato a favore dell’allineamento con l’Unione Europea. La popolazione è profondamente divisa: alcuni ripongono le proprie speranze nella stabilità economica e nelle riforme promesse dall’Unione, mentre altri temono la perdita dell’identità culturale e l’eventualità di un conflitto tra Occidente e Russia. Questo progetto offre uno sguardo sul clima sociale che si respirava durante le settimane elettorali in Moldova, con un’attenzione particolare all’influenza esercitata dalla Russia."

  • Sezione Single Shot Award:  Afshin Ismaeli, The Price of Warscatto in mostra, premio: 1.000 euro
Afshin Ismaeli, The Price of War

"Leopoli, Ucraina, 2024 - Zakhar Biryukov (36 anni), veterano delle Forze Speciali ucraine, è seduto con suo figlio Yehor presso il centro di riabilitazione Superhumans di Leopoli. Biryukov è rimasto gravemente ferito durante una devastante esplosione di un elicottero nel Donbas, in cui ha perso entrambe le braccia, un occhio, la gamba destra e parte dell’udito. L’invasione russa ha causato enormi perdite umane. Circa 1 milione di soldati russi e ucraini sono stati uccisi o feriti dall’inizio del conflitto nel 2022. Il presidente ucraino Zelensky ha confermato che 43.000 soldati ucraini sono stati uccisi e circa 370.000 feriti. Molti presentano fratture complesse, ferite da schegge e lesioni da esplosioni o colpi d’arma da fuoco."

I primi 32 classificati della categoria Single Shot parteciperanno alla mostra collettiva del Festival della Fotografia Etica 2025.

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Gli obiettivi per il futuro

La volontà di crescita e di trasportare il pubblico attraverso la lettura visiva dei fotogiornalisti continua ad alimentare il desiderio di espansione. L’obiettivo principale è quello di raggiungere più città d’Italia, trasformando l’appuntamento lodigiano in un evento nazionale, senza trascurare la consueta attenzione meticolosa al dettaglio.

Quest’anno il Festival approderà a Legnano con un mini evento, nato dalla proposta del Comune nell’ambito della partecipazione a un bando. Qui verrà presentato un Festival dedicato alla fotografia sportiva, in vista delle Olimpiadi del 2026, anche grazie al sostegno della Regione Lombardia.

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Il direttore Alberto Prina mantiene viva la volontà di ampliare le collaborazioni — alcune già attive sul territorio lombardo, come quella con il Museo Diocesano di Cremona, il Comune di San Donato Milanese e la Città di Biella.