AGRICOLTURA

Dermatite Nodulare Contagiosa: "Ennesima potenziale catastrofe per il mondo allevatoriale"

Confagricoltura chiede un coordinamento più stretto tra istituzioni e territorio per fronteggiare la crisi sanitaria

Dermatite Nodulare Contagiosa: "Ennesima potenziale catastrofe per il mondo allevatoriale"
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Confagricoltura lancia l’allarme per la diffusione della Dermatite Nodulare Contagiosa in Lombardia, evidenziando il rischio per gli allevamenti già provati da altre emergenze. L’associazione chiede un coordinamento più stretto tra istituzioni e territorio e misure rapide ed efficaci per contenere la malattia.

Dermatite Nodulare Contagiosa

Una nuova emergenza sanitaria si abbatte sul settore zootecnico lombardo: la Dermatite Nodulare Contagiosa (DNC) rappresenta una minaccia grave per gli allevamenti, già provati da anni difficili segnati da peste suina e blue tongue. A lanciare l’allarme è Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, che sollecita una risposta coordinata e tempestiva da parte delle istituzioni.

Un grave rischio per l’economia

Il presidente di Confagricoltura locale, Francesco Pacchiarini, sottolinea come la diffusione della DNC possa mettere a rischio la tenuta economica e sanitaria delle imprese zootecniche.

"Dopo le passate emergenze – afferma – la situazione è nuovamente critica. Pur riconoscendo l’impegno rapido di Regione Lombardia, è fondamentale garantire rigore e continuità nella gestione del contagio".

Bisogno di dialogo diretto tra istituzioni e allevatori

Pacchiarini evidenzia inoltre l’urgenza di un canale di comunicazione stabile tra enti governativi e operatori agricoli, per evitare ritardi e sottovalutazioni.

"Spesso in passato – spiega – la lentezza nell’adozione delle misure e la scarsa chiarezza sui ristori hanno aggravato le difficoltà delle aziende".

Francesco Pacchiarini

Nuove restrizioni e protocolli per il contenimento della malattia

La Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia ha già diffuso nuove regole per limitare la diffusione del virus. Tra queste, il divieto di movimentazione di bovini dalle aree di protezione per fiere, mercati e mostre. Stop anche al trasporto di latte crudo, letame, pelli animali, ovociti ed embrioni, salvo deroghe rigorose per macellazione e trasformazione.

Per muovere animali o prodotti verso impianti autorizzati è richiesta una preventiva richiesta con almeno 48 ore di anticipo, visita veterinaria favorevole e nulla osta ufficiale. Per le carcasse è necessario che non vi siano lesioni compatibili con la DNC e l’autorizzazione del Servizio veterinario.

Conclude Pacchiarini: "Siamo pronti a collaborare con le autorità per affrontare l’emergenza. Le imprese devono poter contare su una comunicazione chiara, strumenti efficaci e risposte concrete, perché la sostenibilità del settore dipende da una gestione tempestiva e responsabile".