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Codogno, all'ospedale Terapia Intensiva nuova di zecca

L'inaugurazione dopo quasi un anno di lavori: "Punto di riferimento per il territorio"

Codogno, all'ospedale Terapia Intensiva nuova di zecca
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L'inaugurazione la mattina di mercoledì 6 luglio.

Ristrutturazione e ammodernamento

Dopo la chiusura a seguito della prima diagnosi di Covid 19, ancora nel febbraio 2020, e il successivo spostamento provvisorio in un'altra area ospedaliera, l'Unità di Terapia Intensiva dell'Ospedale di Codogno è stata al centro di un importante intervento di ristrutturazione e di ammodernamento.

Gli spazi totalmente rinnovati sono già funzionanti e al servizio dei pazienti del territorio per un numero totale di 4 posti letto, di cui 1 isolato. Nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 6 luglio 2022, si è tenuto il tradizionale taglio del nastro alla presenza della vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, e dei rappresentanti delle autorità civili e religiose.

Nuova gestione degli spazi

«L’intero reparto e le aree accessorie sono stati rinnovati in modo da garantire una configurazione degli spazi e dei percorsi interni più coerente e funzionale. È stata inoltre rivista e potenziata l’intera dotazione impiantistica del reparto in aggiunta alle rinnovate attrezzature sanitarie installate per ciascun posto di degenza», sottolinea il Direttore Generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia.

La rinnovata Terapia Intensiva dell'ospedale di Codogno
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Quasi un anno di lavori

I lavori di adeguamento strutturale e impiantistico della Terapia Intensiva sono stati avviati il 15 febbraio 2021 per concludersi il 3 dicembre 2021 e rientrano tra quelli finanziati mediante il Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34 per un importo complessivo di 854mila euro.

Nel dettaglio, i lavori eseguiti hanno visto la realizzazione di impianti di ventilazione e trattamento dell’aria per assicurare i ricambi di aria diversificati e adeguati al tipo di attività che si svolge nei vari ambienti, al fine di consentire una gestione contemporanea dell’attività sanitaria quotidiana in parallelo ad eventuali situazioni pandemiche future.

Sono anche state acquistate a nuovo tutte le apparecchiature dedite alla gestione del paziente: pensili per ogni posto letto dotati ciascuno di tutte le prese necessarie per l’alimentazione delle apparecchiature e lampada scialitica, letti da degenza, sollevatore carrellato e anche un sollevatore a binario per agevolare la movimentazione dei pazienti da parte degli infermieri, un ecografo multidisciplinare dotato di sonda lineare, convex e cardiologica, un elettrocardiografo, un defibrillatore per l’emergenza e infine ventilatori e monitor centralizzati per la gestione del paziente critico.

"Punto di riferimento per il territorio"

«Dopo Magenta, Gallarate e San Paolo di Milano, abbiamo con l’ospedale di Codogno un altro importante ‘nuovo’ polo di Terapia intensiva. Gli ultimi due anni con la pandemia hanno evidenziato l’importanza della Rianimazione e di avere posti letto - commenta la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti -. È fondamentale dunque poter essere un punto di riferimento sul territorio per situazioni di emergenza e cura. Ancor più importante è poterlo fare con il supporto, un vero e proprio valore aggiunto, di strumenti e macchinari ad alta tecnologia. Ancora una volta Regione Lombardia conferma di offrire una Sanità d’eccellenza che sa coniugare le alte professionalità delle nostre strutture e la tecnologia più avanzata».

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