ALLARME AMBIENTALE?

“C’è Puzza di Gas”: il Lodigiano ai vertici della classifica regionale delle emissioni climalteranti

Scoperti 42 punti di emissione: Caviaga, Conegliano, le centrali Tavazzano e Bertonico, il teleriscaldamento a Lodi…

“C’è Puzza di Gas”: il Lodigiano ai vertici della classifica regionale delle emissioni climalteranti
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Il Lodigiano è ai vertici della classifica regionale delle emissioni climalteranti. Scoperti 42 punti di emissione da Caviaga a Conegliano, dalle centrali Tavazzano e Bertonico al teleriscaldamento a Lodi.. e non solo.

Allarme ambientale a Lodi?

Lodi e la sua provincia sono al centro di un nuovo allarme ambientale. La campagna condotta da Legambiente e CATF ha rivelato 42 punti di emissione di metano e idrocarburi nella zona, sollevando preoccupazioni significative per l'ambiente e la salute pubblica. Questi risultati sono documentati da un reportage corredato di foto e video che mostrano le emissioni fuggitive dalle centrali di Caviaga e Conegliano, tra le altre.

A Caviaga, dove Eni ha iniziato la sua storia con il primo pozzo estrattivo in Italia, continuano a registrarsi fughe incontrollate di gas. Questa situazione è ancor più preoccupante considerando il nuovo impianto di stoccaggio di metano a Conegliano, spesso contestato per la sua scarsa manutenzione, che comporta la dispersione di metano nell'atmosfera.

Centrale gas Caviaga

Secondo i dati ISPRA 2023, le emissioni fuggitive di metano dagli impianti energetici in Italia ammontano a 3,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, rappresentando l'1% delle emissioni totali di gas serra nel paese. Tale valore raddoppia includendo tutte le emissioni di metano provenienti dagli impianti energetici come le centrali di Tavazzano e Bertonico. Inoltre, il settore agrozootecnico è responsabile del 70% delle emissioni di metano, come stimato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia.

Metano: gas serra potentissimo

Il metano è un gas serra potentissimo, con un impatto sul cambiamento climatico 86 volte maggiore rispetto alla CO2. La provincia di Lodi, nonostante la bassa densità di popolazione e produzione industriale, è al terzo posto in Lombardia per emissioni di gas climalteranti per chilometro quadrato, come riportato nel PTCP.

Il Circolo di Legambiente Lodiverde ha lanciato un appello forte e chiaro:

Basta sudditanza alle grandi aziende fossili come Eni e IGS. È ora di implementare controlli più rigorosi e costringere queste aziende a investire nella manutenzione degli impianti. Dobbiamo programmare la chiusura progressiva delle grandi centrali elettriche fossili di Bertonico e Tavazzano, con un dimezzamento entro il 2030 e la chiusura completa entro il 2040, così come delle piccole caldaie a metano del teleriscaldamento nel centro di Lodi gestite da A2A.”

Legambiente Lodi sottolinea anche l'importanza di un cambiamento nella dieta e nell'agricoltura:

“Dobbiamo ridurre il consumo di proteine animali e convertire l'agricoltura di pianura verso produzioni alimentari di qualità per l'alimentazione umana. L'agrivoltaico, compatibile con l'agricoltura rigenerativa e le produzioni biologiche, rappresenta una soluzione più rispettosa dell'ambiente e del paesaggio della pianura padana rispetto alle monocolture di mais o foraggio e ai grandi allevamenti intensivi.

"C'è Puzza di gas"

C’è Puzza di Gas è l’indagine di Legambiente in collaborazione con Clean Air Task Force sulle perdite della rete infrastrutturale del gas, normalmente invisibili, rilevate dagli impianti con una speciale termocamera.

La campagna ha due obiettivi: sensibilizzare cittadine e territori sul tema delle fughe di metano dalle reti del settore energetico e spingere la politica ad agire per azzerare tali emissioni, accelerando il processo di phase-out da tutte le fonti fossili climalteranti.

C'è puzza di gas
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