le parole del sindaco

60 anni fa il gemellaggio di Lodi con Costanza e Fontainebleau

Il sindaco Casanova non potrà essere presente ai festeggiamenti, per questo ha scritto una lettera ai concittadini. 

60 anni fa il gemellaggio di Lodi con Costanza e Fontainebleau
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Il sindaco Casanova non potrà essere presente ai festeggiamenti, per questo ha scritto una lettera ai concittadini.

Le parole del Sindaco di Lodi

Carissimi Sindaci e cittadini delle comunità di Costanza e Fontainebleau, anche se non potrò essere presente ai festeggiamenti per il Vostro splendido traguardo di amicizia, desidero unirmi a Voi con un augurio di buon 60esimo anniversario di gemellaggio e l’auspicio che possiate proseguire su una strada di concordia e cooperazione, insieme alla città di Lodi, che è pienamente parte, anche se da tempi più recenti, di una storia comune affascinante. Dall’incontro tra identità distinte, ma affini, è nato un legame basato sul riconoscimento di valori condivisi: libertà, democrazia, solidarietà, ed è questo il più bel regalo e il vero tesoro dell’esperienza che abbiamo maturato insieme negli anni.
Lo comprendiamo ancora meglio oggi, nel pieno di un periodo storico gravemente travagliato a causa della pandemia e della guerra che è tornata in Europa. Un periodo che, nonostante la lontananza e le emergenze che ci hanno portato a concentrarci sulle tante esigenze dei nostri concittadini, non ha mai interrotto le relazioni di disponibilità reciproca, e anzi voglio ringraziare le autorità e i cittadini delle città gemellate per l’attenzione costantemente rivolta a Lodi.

60 anni di dialogo e collaborazione

Rinnovare la promessa di dialogo e collaborazione che da 60 anni Vi impegna è, in questo contesto di incertezze e di crisi, un segnale importantissimo che riconduce a una solida volontà di promuovere una cultura di pace e collaborazione di cui abbiamo assoluto bisogno per poter guardare a un futuro di ritrovata normalità e di progresso più sostenibile e equo per tutti.
Il gemellaggio infatti non esprime semplicemente un generico intento di ospitalità, non si limita allo scambio culturale, ma è un vero modello di unione tra popoli che si confrontano, si conoscono, si comprendono e si arricchiscono, consolidando idee e visioni comuni - modello che va ben oltre Costanza, Fontainebleau, Lodi e si allarga all’intera Europa.
Il cammino delle nostre città prosegue su queste premesse, e merita di essere rafforzato alla luce dei profondi sconvolgimenti che hanno scosso le nostre esistenze, cambiato l’approccio alla realtà che ci circonda, negato alcuni diritti che si pensavano acquisiti e inviolabili, ma che sono stati calpestati con l’invasione di uno stato europeo sovrano. Ripartiamo allora dal profondo senso di appartenenza che ci unisce, dal desiderio di una convivenza civile e pacifica, che è il primo passo per un avvenire di ricostruzione, speranza e prosperità, ripartiamo dai nostri giovani per insegnare loro il senso della bellissima avventura di incontro che ci ha condotti fino a qui e che speriamo possa proseguire, riconfermata e magari allargata.
A tutti auguro un felice 60esimo anniversario di gemellaggio, in attesa di poterVi presto riaccogliere nella nostra Lodi per un’altra tappa della nostra storica amicizia.

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