I dati

Lodi al vertice della Camera: a metà legislatura è Lorenzo Guerini del Pd il deputato più influente

Dopo due anni e mezzo, grazie alla piattaforma Openparlamento, facciamo un primo bilancio del lavoro dei parlamentari

Lodi al vertice della Camera: a metà legislatura è Lorenzo Guerini del Pd il deputato più influente
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Siamo al giro di boa. Domenica 25 settembre 2022, gli italiani si sono recati alle urne per scegliere i nuovi inquilini del Parlamento: deputati e senatori hanno assunto ufficialmente le loro cariche il 13 ottobre successivo.

Se arrivano alla loro scadenza naturale, le legislature in Italia durano cinque anni. E oggi, con due anni e mezzo alle spalle, facciamo un primo bilancio del lavoro dei parlamentari. Uno dei membri di spicco della Camera è il lodigiano Lorenzo Guerini.

Parlamento, le pagelle di metà legislatura

A offrirci una fotografia nitida dell’operato ci pensa Openparlamento, la piattaforma indipendente che monitora quotidianamente le attività di Camera e Senato. Chiunque può consultarla per controllare il rendimento del proprio rappresentante votato.

Durante la recente pausa dei lavori parlamentari (dal 25 aprile al 1° maggio), Openparlamento ha condiviso i dati aggiornati: si parla di 11.911 votazioni alla Camera, 7.301 al Senato.

Questi numeri offrono una base concreta per tracciare un primo bilancio dell’attività svolta dagli eletti.

Il deputato migliore è il lodigiano Guerini

Tra i nomi che spiccano c’è quello del Lorenzo Guerini, nato a Lodi nel 1966. Esponente del Partito Democratico e volto noto della politica nazionale, è proprio lui, con un indice di forza pari a 1.97, il deputato più “pesante” della Lombardia e secondo a livello nazionale tra tutti i 400 deputati. Ma cosa significa?

L'indagine tiene conto di diversi criteri. Il primo è l’indice di forza, uno dei valori elaborati da Open Polis che misura il peso politico di un parlamentare in base agli incarichi istituzionali ricoperti, sia in Parlamento che al Governo. Guerini, con un passato solido nelle istituzioni locali e nazionali, ha costruito il suo ruolo nel tempo.

Presidente della Provincia di Lodi (1995-2004), sindaco del capoluogo (2005-2012), deputato in tre legislature (XVII, XVIII, XIX), vicesegretario e coordinatore del PD. E poi ancora ministro della Difesa dal 2019 al 2022 nei governi Conte II e Draghi, oggi è anche presidente del COPASIR — il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Lorenzo Guerini

Di cosa tiene conto la valutazione

Openparlamento considera inoltre il tasso di voti ribelli e l'affidabilità parlamentare, parametri che misurano quanto un parlamentare si allinea con la maggioranza del proprio gruppo nelle votazioni. Chi, come Guerini, è spesso in missione o ricopre ruoli apicali (e quindi è assente per incarichi ufficiali), può avere un indice più basso.

Ma questo non deve essere letto necessariamente come segnale negativo: in molti casi riflette un impegno politico che va oltre le votazioni in Aula. Sono poi considerati ovviamente i dati su presenze, assenze e missioni che vengono calcolati in base alle votazioni elettroniche, unico dato oggettivo oggi disponibile per misurare la partecipazione.

In teoria, ogni parlamentare dovrebbe essere presente a tutte le sedute, ma nella pratica, le assenze sono frequenti e talvolta giustificate da incarichi istituzionali. Infine, la piattaforma va a controllare la quantità di disegni di legge presentati da deputati e senatori come primi firmatari.

La scheda dell'ex ministro

Nel panorama lombardo, per quanto riguarda la Camera, il migliore è il nostro Guerini per il Pd. Dietro di lui troviamo il leghista Alessandro Benvenuto e terza la dem Chiara Braga.

Ma guardiamo nel dettaglio il punteggio totalizzato dal lodigiano a metà legislatura:

 

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