Clienti allontanati aggrediscono il buttafuori (che non è in regola), scatta la chiusura del locale
L'esercizio era già stato oggetto, con la precedente gestione, di provvedimenti di sospensione sempre per motivi legati alla sicurezza pubblica

Aggressione a un buttafuori (che non in regola) e disordini legati all’abuso di alcol: il Questore interviene per motivi di sicurezza pubblica disponendo la chiusura del locale per la durata di quattro giorni.
Sospesa licenza locale a Lodi
Nuovo giro di vite sui locali notturni da parte della Questura di Lodi. Il Questore Pio Russo ha disposto la sospensione per quattro giorni della licenza di somministrazione di alimenti e bevande a carico della presidente di un’associazione che gestisce un locale situato in via Cavallotti, nel cuore del capoluogo.
Il provvedimento è scattato ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), a seguito di un’istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, che ha messo in luce gravi criticità legate alla gestione della sicurezza all’interno del locale.
Buttafuori aggredito
La vicenda trae origine da un intervento delle Volanti della Questura lo scorso 9 febbraio 2025, richiesto dal personale sanitario in seguito al ferimento di un addetto alla sicurezza (comunemente detto “buttafuori”) aggredito da alcuni clienti del locale. Secondo quanto ricostruito, alcuni avventori in evidente stato di alterazione alcolica avevano dato luogo a disordini, rendendo necessario l’intervento del buttafuori per allontanarli.
Durante l’accompagnamento all’esterno, uno dei soggetti avrebbe colpito con un pugno al volto l’addetto alla sicurezza, provocandogli la frattura delle ossa nasali. La vittima ha successivamente sporto querela presso gli uffici della Questura.
Non in regola
Nel corso delle verifiche, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa hanno appurato che l’uomo svolgeva attività di controllo all’ingresso del locale senza essere iscritto all’apposito Albo Prefettizio, requisito obbligatorio per chi intende operare in questo ruolo. A quanto emerso, prestava servizio in virtù di un rapporto di amicizia con i titolari. Per la violazione della normativa in materia sono state elevate sanzioni amministrative.
Attività già sospesa
L’istruttoria ha fatto emergere ulteriori elementi di preoccupazione: il locale in questione era già stato oggetto, con la precedente gestione, di provvedimenti di sospensione sempre per motivi legati alla sicurezza pubblica. La presenza di soggetti in stato di alterazione da alcolici, culminata in comportamenti violenti, ha portato le autorità a ritenere necessario un nuovo stop temporaneo.
Tutelare l'ordine pubblico
La sospensione della licenza, disposta in via cautelativa dal Questore, ha come obiettivo quello di tutelare l’ordine pubblico e prevenire ulteriori episodi di violenza o disordini. L’attenzione delle forze dell’ordine sui locali notturni resta alta, con controlli mirati a garantire il rispetto delle normative e la sicurezza dei cittadini.