La cultura classica torna protagonista a Lodi, al via il Kàlamos Festival 2025
Dal 9 all’11 maggio, undici eventi gratuiti tra letteratura, filosofia e arte antica per riscoprire le radici del pensiero moderno

Dal 9 all’11 maggio torna a Lodi la seconda edizione di Kàlamos, il festival dedicato alla Cultura classica: undici eventi gratuiti tra letteratura, filosofia e arte antica per riscoprire le radici del pensiero moderno.
Al via il Kàlamos Festival
La città di Lodi si prepara ad accogliere una nuova edizione del Kàlamos - Festival della cultura classica, dopo il successo della prima edizione. Dal 9 all’11 maggio 2025, il festival tornerà ad animare diversi luoghi simbolici della città con undici appuntamenti gratuiti, promossi dall’Associazione Italiana di Cultura Classica – Delegazione di Lodi.
Rassegna diffusa in città
Rispetto allo scorso anno, il programma si arricchisce non solo nel numero degli eventi, che passano da otto a undici, ma anche nelle sedi ospitanti. Oltre a Piazza Castello, il Chiostro della Provincia di Lodi (Palazzo San Cristoforo) e l’Aula Magna del Liceo Verri, si aggiungono nuove location come l’ex Caffè Letterario, il cortile della Fondazione Cosway e Piazza San Lorenzo.
Il tema scelto per l’edizione 2025, "Ritorni", invita il pubblico a intraprendere un viaggio interiore e collettivo attraverso la rilettura dei grandi classici.
"La cultura classica non è solo memoria: è dialogo vivo con il presente", sottolinea Piera Pesatori, presidente della Delegazione di Lodi dell’AICC.

Il primo appuntamento
L'inaugurazione si terrà venerdì 9 maggio 2025 alle 19:00 in Piazza San Lorenzo, con l'evento “A-peri-kàlamos”: una lettura scenica a cura dell’attore Dario Del Vecchio, che interpreterà testi antichi, accompagnata da un aperitivo offerto in collaborazione con Piazzetta Bistrot.
Il festival vedrà la partecipazione di numerosi esperti del panorama accademico e culturale. Tra i nomi di rilievo: Franco Ferrari, professore di Storia della Filosofia Antica dell’Università di Pavia; Cesare Zizza, docente di Storia Greca; Mirko Volpi, linguista dantesco di origini lodigiane; e Silvia Romani, professoressa di Religioni del Mondo Classico dell’Università degli Studi di Milano.
"Aspettando il Kàlamos"
A precedere ufficialmente il festival sarà il ciclo “Aspettando il Kàlamos”, con due eventi distintivi.
Il primo è la mostra fotografica "Side Bond" di Riccardo Asti, giovane lodigiano di 28 anni. L'esposizione, che sarà inaugurata sabato 3 maggio 2025 alle ore 18:00 presso l'Enorafo (galleria di Piazza della Vittoria), resterà aperta fino all’11 maggio. Attraverso il tema dell’Adda e il paesaggio come elemento narrativo, Asti mette in dialogo immagini attuali con la parola antica.
Il secondo appuntamento è lo spettacolo teatrale "Eracle, l’invisibile", tratto dalla tragedia di Euripide. La rappresentazione si svolgerà giovedì 8 maggio 2025, alle 21:00, presso la Casa San Giuseppe, con la regia di Gianpiero Alighiero Borgia e l'interpretazione di Christian Di Domenico. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Caritas Lodigiana.

Un ulteriore contributo alla contaminazione tra passato e presente arriverà dall'installazione di arte contemporanea "Cielo cielo manca", curata dagli artisti Marco Paganini e Dario Pruonto (Caos), visibile da sabato 10 maggio 2025 in Piazza Broletto e presentata ufficialmente domenica 11 alle ore 12:30.
Il festival si chiuderà con una grande festa, domenica 11 maggio 2025 alle 19:00, in Piazza Barzaghi: un momento di convivialità pensato per salutare il pubblico e celebrare il successo della rassegna.
Il Kàlamos Festival 2025 si realizza grazie al sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, che ha finanziato il 50% della manifestazione, oltre al contributo di BCC Lodi, Comune di Lodi, Gritti Energia Srl e Provincia di Lodi, che hanno anche messo a disposizione spazi e servizi.
L’Associazione Italiana di Cultura Classica di Lodi
Nata nel 2022, la Delegazione di Lodi dell’Associazione Italiana di Cultura Classica ha rapidamente consolidato il suo ruolo nel panorama culturale cittadino. Con oltre 60 soci attivi e una rete di collaborazioni in crescita, l’associazione continua a promuovere la diffusione della cultura antica, dimostrando come il mondo classico possa essere ancora oggi una fonte inesauribile di ispirazione e dialogo.