SANITA'

“Cardio Lodi. Incontri in rete”, professionisti a confronto sulle nuove frontiere dello scompenso cardiaco

Focus su terapie innovative, sinergia ospedale-territorio e l’evoluzione della medicina post-pandemica

“Cardio Lodi. Incontri in rete”, professionisti a confronto sulle nuove frontiere dello scompenso cardiaco
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Lodi al centro della rete cardiologica: professionisti a confronto sulle nuove frontiere dello scompenso il prossimo 14 maggio con la quarta edizione di “Cardio Lodi. Incontri in rete”. Focus su terapie innovative, sinergia ospedale-territorio e l’evoluzione della medicina post-pandemica.

“Cardio Lodi. Incontri in rete”

La prevenzione e il trattamento delle patologie cardiache tornano protagonisti a Lodi con un appuntamento ormai consolidato nel panorama sanitario lombardo. Il 14 maggio 2025, il foyer dell’Auditorium Tiziano Zalli in via Polenghi Lombardo ospiterà la quarta edizione del convegno “Cardio Lodi. Incontri in rete”, promosso dalla struttura di Cardiologia dell’Ospedale di Lodi. L’evento sarà dedicato a due tematiche chiave: le nuove terapie per lo scompenso cardiaco e la gestione delle prestazioni ambulatoriali in ambito cardiologico.

"Cardio Lodi nasce nel 2022 con l’obiettivo di mettere in rete ospedale e territorio, specialisti cardiologi e medici di medicina generale, per condividere l’evoluzione clinica, terapeutica e tecnologica della cardiologia", spiega Pietro Mazzarotto, primario del reparto e responsabile scientifico del convegno.

Un evento, dunque, che punta a creare un dialogo strutturato tra professionisti, con particolare attenzione alle esigenze di una popolazione che invecchia e si confronta sempre più spesso con patologie croniche.

Lo scompenso cardiaco

Tema centrale sarà lo scompenso cardiaco, una condizione che in Italia colpisce circa un milione di persone, con 80mila nuovi casi all’anno. Dopo i 65 anni è la prima causa di ricovero ospedaliero e la sua prevalenza raddoppia con ogni decade d’età, fino a coinvolgere oltre il 10% degli over 70.

Particolare interesse sarà riservato al ruolo di alcuni farmaci antidiabetici che, come spiegato da Mazzarotto, hanno mostrato effetti benefici anche sulle funzioni cardiache, dimostrando l’importanza di una visione integrata tra le diverse discipline mediche.

Quando la tecnologia salva il cuore

Lo scompenso cardiaco può essere trattato con approcci farmacologici, ma in casi selezionati si ricorre anche a terapie interventistiche in ambito elettrofisiologico, come l’impianto di pacemaker e dispositivi di resincronizzazione cardiaca.

"Queste soluzioni – sottolinea Mazzarotto – proteggono dal rischio di arresto cardiaco, migliorando l’efficacia contrattile del cuore".

L’Elettrofisiologia dell’ospedale di Lodi è oggi un punto di riferimento, anche a livello extra-regionale, per le nuove tecniche di impianto. La terapia elettrica dello scompenso sarà al centro di uno dei momenti clou del convegno.

Un ambulatorio hi-tech per pazienti complessi

Un altro fiore all’occhiello è rappresentato dall’Ambulatorio sullo Scompenso, attualmente attivo con circa 500 pazienti seguiti direttamente e un migliaio monitorati in telemedicina. Grazie a sensori impiantati sotto la cute, i pazienti possono trasmettere in tempo reale parametri vitali e segnali d’allarme, permettendo ai medici di intervenire tempestivamente ed evitare ricoveri inutili.

Il dopo pandemia

Tra gli ospiti più attesi del convegno c’è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Ospedale Galeazzi e docente dell’Università di Milano, che interverrà su un tema di grande attualità: la medicina territoriale dopo il Covid-19. Un’occasione per riflettere su come l’emergenza pandemica abbia cambiato il modo di fare sanità, aprendo nuove prospettive sul rapporto tra cittadini e servizi.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Le prestazioni ambulatoriali

Il convegno si chiuderà con una riflessione sulle prestazioni cardiologiche ambulatoriali e sul tema dell’appropriatezza prescrittiva. Verrà analizzato anche uno studio condotto proprio dalla Cardiologia di Lodi e pubblicato sul Giornale Italiano di Cardiologia, che evidenzia un trend preoccupante: una crescente domanda di prestazioni ad alta priorità ma con un basso livello di appropriatezza clinica.

Insieme al primario Mazzarotto, interverranno Guido Grignaffini e Giovanni Monza, rispettivamente Direttore Generale e Sanitario dell’ASST di Lodi.

Guido Grignaffini asst lodi
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