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Padova per un giorno capitale mondiale di tutti i siti Unesco

Grande soddisfazione del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

Padova per un giorno capitale mondiale di tutti i siti Unesco
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E' entrata nel vivo la dodicesima edizione del Salone mondiale dei siti Unesco al Palazzo della Ragione di Padova, inaugurata giovedì 23 settembre 2021. L'evento è tornato nella città che lo aveva ospitato dal 2014 al 2016, in concomitanza con l’inserimento di “Padova Urbs Picta, la Cappella degli Scrovegni e i cicli affrescati del ‘300 di Padova” nella World Heritage List Unesco.

 

Salone mondiale dei siti Unesco a Padova

A dare il benvenuto alle autorità presenti all’inaugurazione e ai numerosi operatori turistici presenti al salone è stato il vicesindaco  Andrea Micalizzi.

“Un’occasione come quella di oggi può rappresentare una nuova spinta anche per il sentimento e l’andamento di ripresa di questo periodo. È importante capire -ha aggiunto- come il settore turistico può trainare un pezzo di economia, ma soprattutto ragionare come valorizzare al meglio i nostri beni, conservarli e veicolarli al mondo. Il salone -ha concluso- rappresenta una grande opportunità per la nostra città, nella quale, girando per le strade, è sotto gli occhi di tutti l’incremento di presenza e di attenzione dei turisti soprattutto stranieri, grazie proprio al brand Unesco e al recente inserimento dei cicli di affreschi del XIV secolo nella world Heritage List a fianco dell’Orto botanico, già nell’elenco dal 1997.”

Anche il Presidente di Enit Giorgio Palmucci ha espresso soddisfazione per la rinnovata collaborazione con il Salone.

“L’Italia è il primo paese al mondo con i suoi 58 siti Unesco.  Ciò, in un momento come questo in cui siamo passati attraverso la pandemia, ci permette di guardare al futuro, considerando il turismo nei siti Unesco come una delle aree su cui lavorare per promuovere il turismo non solo all’estero ma anche in Italia. Come Enit portiamo avanti una stretta collaborazione con le regioni per la ripresa dei flussi turistici persi dalla fine del 2019. Bisogna guardare -ha concluso- a un turismo di valore, destagionalizzato, e i siti Unesco possono rappresentare una delle ragioni più importanti di scelta del turista straniero ma anche italiano.”

Soddisfazione di Zaia

A chiudere gli interventi inaugurali è stato, quindi, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, presente insieme all’assessore al Turismo della Regione Federico Caner.

“Il Veneto si candida a sede internazionale dei siti Unesco, una borsa unica per buyer e seller di tutto il mondo, non solo virtuale ma anche luogo fisico, dove mettere in vetrina tutte le eccellenze planetarie riconosciute Patrimonio dell’Umanità.  Stiamo parlando di centinaia di siti, dai percorsi rupestri dell’Azerbaijan, alle cascate del Niagara, passando per la piana delle piramidi in Egitto, senza dimenticare alcuni dei nostri gioielli: le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e l’ultimo riconosciuto in Veneto, il ciclo di affreschi del XIV secolo di Padova”.

E ancora

“Ricordo che sono nove i siti Veneti riconosciuti Patrimonio Unesco e le ricadute in termini turistici sono sotto gli occhi di tutti. Sono un vero esercito i cittadini del Mondo che visitano i nostri territori partendo proprio da questi luoghi simbolo, che altro non sono che la certificazione che la nostra Regione è ricca di bellezze che meritano di essere scoperte”.

“È una grande soddisfazione tornare a Padova oggi che Padova Urbs Picta è stata inserita nella world heritage list Unesco", ha detto Marco Citerbo, organizzatore del WTE che ha quindi illustrato il programma della tre-giorni che vede una parte espositiva, il workshop dedicato agli operatori turistici, con 60 buyer e 105 seller partecipanti, e un ricco programma scientifico di approfondimento.

“L’anno prossimo - sarà una data fondamentale per il salone, che resterà in Veneto, visto che il 16 novembre si festeggiano i 50 anni dell’Unesco, un grande appuntamento internazionale.”

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