Soluzioni innovative

L’estate sarà più fresca con il cemento acchiappacalore

Italcementi alla Milano Digital Week (online) sul tema “Città equa e sostenibile”.

L’estate sarà più fresca con il cemento acchiappacalore
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Ma voi sapevate che il parcheggio del castello di San Vigilio che verrà aperto nei prossimi giorni a Bergamo non potrebbe mai surriscaldarsi quanto quello della Malpensata?

Il perché è stato spiegato nel dettaglio nel corso della Milano Digital Week (kermesse andata in scena dal 17 al 21 marzo 2021 in versione completamente online). Lo spin off bergamasco coordinato da Confindustria, Kilometro Rosso, Università di Bergamo e Ubi Banca, vede tra i protagonisti il Gruppo Italcementi, che da diversi anni sta portando avanti ricerche e sperimentazioni in uno dei settori più promettenti e interessanti della transizione ecologica, ovvero quello dei cool materials (materiali freddi) e dei loro possibili impieghi.

Soluzioni innovative: il cemento acchiappacalore

Ci spiega cosa sono l’ing. Claudia Capone, laureata in ingegneria chimica, con dottorato in ingegneria dei materiali al Politecnico di Milano, che dal 2005 lavora in Italcementi alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative.

«I cool materials sono materiali in grado di respingere in maniera mirata la radiazione solare. Assorbono in maniera limitata l’energia solare e di conseguenza l’effetto di riscaldamento delle loro superfici è contenuto. Il principio di partenza è lo stesso per il quale, in certe zone molto calde, i tetti delle case sono bianchi: il bianco riflette di più la radiazione solare, e quindi ha una temperatura minore rispetto a superfici colorate. Ovviamente con le tecnologie e con la ricerca si ottengono materiali molto raffinati, che non sono necessariamente bianchi ma anche colorati, utili per rispettare requisiti architettonici e estetici delle città».

Italcementi si occupa della ricerca applicata dei cool materials in matrice cementizia, nell’ambito del suo impegno in soluzioni green e sotto l’egida del progetto “Cool It”, in collaborazione con il centro ricerche Enea. Si tratta di un progetto finanziato dalla Ricerca di Sistema Elettrico, con patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico, di cui Claudia Capone è Project Manager per Italcementi.

Il potenziale è davvero importante:

«Se applicati alla pavimentazione urbana, ad esempio, questi materiali possono ridurre in maniera importante la sensazione di calore proveniente dal basso che percepiamo soprattutto nei pomeriggi assolati nelle città e che è dovuta al surriscaldamento delle superfici tradizionali di marciapiedi, piazze o parcheggi».

I materiali cementizi cool realizzati da Italcementi per le pavimentazioni urbane possono essere combinati con la tecnologia già presente sul mercato i.idro Drain, che favorisce anche il drenaggio e la tutela del ciclo naturale dell’acqua. Un’ulteriore applicazione su cui Italcementi sta lavorando riguarda gli edifici:

«Valuteremo, con un’applicazione su scala reale e successiva modellazione, con il nostro partner Enea, se e quali effetti di risparmio energetico degli impianti di raffrescamento di un edificio possono derivare dall’applicazione di cool materials anche su tetti e facciate - spiega ancora Capone - in funzione delle caratteristiche di isolamento, dell’esposizione solare, della colorazione e di altri fattori».

Gli anni più recenti hanno già visto le prime applicazioni di pavimentazioni drenanti cool in diversi luoghi, dal parco della biblioteca degli Alberi vicino al Bosco Verticale di Milano, al nuovo parcheggio di San Vigilio di Bergamo.

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